Lettera aperta del Comitato per il "no" al referendum costituzionale di Reggio Calabria

Lettera aperta del Comitato per il "no" al referendum costituzionale di Reggio Calabria. Per un "servizio pubblico" ai fini di un reale confronto sul referendum costituzionale:

Rivolgiamo un appello a tutti i giornalisti ed alle redazioni delle emittenti radio- televisive, della carta stampata e dei giornali online affinché promuovano iniziative di approfondimento, di dibattito e di confronto paritario sul tema (destinato a diventare ogni giorno di più di rilevante "interesse pubblico") del referendum costituzionale, che sarà indetto tra la fine di novembre ed i primi giorni di dicembre.

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Quel che infatti temiamo è che si possa arrivare al momento del voto senza che le elettrici e gli elettori abbiano conoscenza e quindi piena consapevolezza della vera materia del contendere tra coloro che cercheranno di persuadere a votare SI' per le modifiche alla Carta Costituzionale e coloro che dovranno impegnarsi, contro tutti i poteri forti, a far prevalere le ragioni del NO contro questa che legittimamente viene definita deforma della Costituzione.

Tutti sappiamo infatti che gli ultimi parlamenti italiani sono stati eletti sulla base di leggi elettorali "ad personam" e "ad partitum", che hanno falsificato in maniera intollerabile la rappresentanza e l'espressione di voto dei cittadini italiani.

Non tutti però sono consapevoli, ad oggi, di quello che è stato approvato dal Parlamento Italiano (Parlamento di "nominati" eletto sulla base di una legge – porcellum - dichiarata incostituzionale) in ordine alla modifica della Costituzione, che al di là della propaganda, riguarda ben quarantasette articoli della Costituzione.

Noi siamo tra coloro che non sono interessati a rispondere a propaganda con propaganda opposta, noi siamo con coloro (Giuristi e Costituzionalisti) che ritengono che sia necessario giungere al voto con piena conoscenza e consapevolezza.

Per questo rivolgiamo pubblico appello a coloro che possono contribuire, con la propria professionalità e i mezzi d'informazione di cui dispongono, in maniera determinante a diffondere conoscenza delle questioni che saranno oggetto di voto.