La denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori: "Vivere senza internet nel 2016"

Internet è diventato uno strumento fondamentale perchè nell'attuale contesto tecnologico è essenziale per garantire una effettiva parità di condizioni e per il pieno esercizio dei diritti dei cittadini.

Ci sono molte persone, sostiene l'avv. Saverio Cuoco, responsabile regionale dell'Unione Nazionale Consumatori Calabria, che non possono esercitare appieno i propri diritti a causa di difficoltà nell'accesso alla rete internet. Queste persone sono vittime di discriminazione, dal punto di vista dell'accesso all'informazione, lavorativo e personale.

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La differenza nella dotazione di risorse iniziali influisce notevolmente sul futuro delle persone, favorendo chi ha un accesso privilegiato e aumentando la disuguaglianza sociale e la povertà. In una società sempre più informatizzata come quella attuale, l'accesso alle tecnologie informatiche sta diventando un fattore discriminante. Il cosiddetto digital divide (divario digitale) consiste nel divario esistente tra gli individui che hanno accesso alle tecnologie informatiche e coloro che ne sono invece esclusi.

Nonostante ci sia uno sforzo a livello nazionale di portare la tecnologia ai livelli dei paesi più sviluppati è innegabile che nel nostro paese vi sia una disuguaglianza ancora eccessivamente accentuata.

Nella maggior parte dei casi le zone non coperte dalla connessione veloce sono già "depresse" dal punto di visto economico e il digital divide potrebbe ulteriormente allargare le disuguaglianze, disincentivando le imprese ad investire in territori poco appetibili (al giorno d'oggi la rete internet ha un'importanza fondamentale nella gestione di un'azienda, si pensi al rapporto con clienti, fornitori, e pubblica amministrazione).

E proprio in questi giorni, alcuni quotidiani online hanno evidenziato che in alcune zone del territorio reggino vi è la completa assenza del servizio internet. Ciò arreca una compromissione dei diritti dei singoli cittadini che si trovano isolati e quindi costretti ad utilizzare via alternative.

È quello che sta accadendo ad Armo e dintorni, un paese di migliaia di abitanti, che si ritrovano senza internet e nel 2016 si trova isolata dal mondo circostante, con gli abitanti costretti a utilizzare alternative che non offrono mai un vero e proprio servizio di alta qualità e costanza, come può essere un servizio come ADSL.

Di tutto questo i gestori non hanno dato mai particolarmente peso, alle tante sollecitazioni da parte degli abitanti, ai quali viene fornita come unica soluzione, il cambio della numerazione esistente.

Tutto ciò ha dell'incredibile, obbligare gli abitanti a cambiare la numerazione storica comporta come è facilmente intuibile, disagi personali, familiari, ma soprattutto economici per chi svolge delle attività produttive.

L'Unione Nazionale Consumatori Calabria, evidenzia che quanto sta accadendo penalizza gli abitanti dei centri interessati, tra i quali si segnalano Armo, Terreti, Calanna ed altri e, nell'esprimere la propria vicinanza, invita le istituzioni competenti a stabilire protocolli di intesa con la società Telecom Italia S.p.A., proprietaria della rete, al fine di estendere la linea ADSL in tutto il territorio reggino.

L'avv. Cuoco, nella qualità di rappresentante di un'associazione a tutela dei consumatori, si rende disponibile a partecipare a tavoli tecnici volti a trovare una soluzione a questo disservizio che attanaglia migliaia di cittadini reggini.

Recentemente la Commissione Europea ha reso noto i risultati del rapporto sul mercato delle telecomunicazioni negli anni 2012-2013, da cui risulta l'arretratezza del nostro paese rispetto alla media europea. L'Italia è ultima nella diffusione delle reti ultraveloci (con velocità superiore ai 30 Mbps), utilizzate da appena il 20% della popolazione, contro il 50% della media dei paesi europei, e lontana dagli obiettivi fissati a livello comunitario (copertura dell'intero territorio nazionale con connessione a 30 Mbps e del 50% con una connessione a 100 Mbps, da realizzare entro il 2020).

L'Unione Nazionale Consumatori Calabria, rappresenta che, attraverso i propri legali, sono stati predisposti dei ricorsi da depositare presso gli istituti di conciliazione al fine di ottenere l'attivazione del servizio conservando il proprio numero e il diritto ad ottenere un indennizzo per i disservizi, ivi compreso il riconoscimento del danno morale, da individuarsi sia nella sofferenza interiore che nell'alterazione delle dinamiche relazionali della vita quotidiana.

Per ulteriori chiarimenti e/o informazioni è possibile consultare il sito internet dell'associazione www.uniconsum.it o contattare telefonicamente la stessa allo 0965/24793.