Reggio, Lamberti rassegna le dimissioni da assessore provinciale alla cultura e alla legalità

Lambertibis500Pubblichiamo integralmente la lettera che l'assessore provinciale alla cultura e alla legalità Eduardo Lamberti Castronuovo ha scritto al presidente Giuseppe Raffa per rassegnare le sue dimissioni:

Carissimo Presidente,

faccio seguito alle mie pubbliche dichiarazioni per rassegnare nelle tue mani le dimissioni da assessore alla cultura e legalità della Tua giunta.

È naturale che mi consentirai due cose : la prima quella di ringraziarti per la grande fiducia riposta nel mio operato, sin da subito , la seconda , quella di darti una ragionevole spiegazione a questo mio gesto, che vuole essere un riconoscimento diretto ed indiretto della mia e della tua libertà di azione e di pensiero . Non solo, ma sta a dimostrazione della volontà ferrea di agire sempre e comunque nell'interesse generale ed assorbente , della popolazione . Ipocrisie , rigettando.

Non é richiesto da nessuna legge, né da alcun regolamento. Non esiste alcuna incompatibilità né materiale , né morale, né tantomeno, etica . Anzi, in altri contesti più sereni e davvero impegnati al raggiungimento del bene comune, tutti - anche coloro i quali hanno paventato inesistenti conflitti di competenza - avrebbero dovuto pregarmi di rimanere al mio posto, fino al conferimento della delega specifica alla cultura (che certamente non sarà assegnata a me) , attesa l'enorme mole di lavoro svolta, la qualità di essa ed i risultati raggiunti: mai, dico mai, a memoria d'uomo onesto intellettualmente , la provincia di Reggio ha toccato le vette culturali raggiunte negli ultimi cinque anni ! Chi potrebbe negarlo?

Ma tant'è . Si blatera di interesse pubblico, di steccati inesistenti, di sentimenti invece che di risentimenti, ma la verità sta altrove ed é sotto gli occhi di tutti.

Orbene, quanto accaduto nella prima riunione del Consiglio Metropolitano mi ha fatto riflettere molto . Amareggiandomi non poco.

In un momento in cui la città vive problemi di vera e propria sopravvivenza , la crisi affossa qualunque iniziativa atta a contrapporsi al degrado , affiora il marcio che ha tenuto sotto scacco per interi anni la popolazione , invece di cercare la concordia a tutti i costi , prevalgono le prevaricazioni, le ripicche , le incoerenze , tutto a scapito del bene comune. Non solo. Ma ammantandosi di un perbenismo che altro non é che di maniera , si continua a perpetuare la legge del più forte ( numericamente) costringendo i "compagni di cordata" ad avallare sempre e comunque il diktat del capo.

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Non assenza di vincolo di mandato ma vincolo di padronanza, di effimera appartenenza di convenienza .

I sillogismi al contrario evidenziatisi nella riunione di insediamento sono emblematicI di quanto affermo. Non sono d'accordo, ha detto taluno, ma voto si!

Non é una difesa d'ufficio sulla tua persona quella che ho espresso in quella sede. Ma il pieno convincimento che li si stava redigendo una vera e propria dichiarazione di guerra politica , non opportuna , inutile perché a risposta scontata e sopratutto offensiva dell'intelligenza della popolazione alla quale si voleva e si vuole dare a bere che le tue dimissioni gioverebbero a "velocizzare " il processo di metropolizzazione di Reggio .

Una ipocrisia imperante mi ha disgustato. Ad un inizio pieno di allocuzioni fraternizzanti si é aggiunto un epilogo fatto di ordini del giorno fratricidi . Non concordati, non annunciati, chiaramente frutto di una vera congiura dove i singoli hanno contato meno che niente ed anche chi si dimostrava , correttamente , propenso a ritirare lo scritto , veniva costretto a non esprimere il suo pensiero. Ormai era deciso. Alla faccia delle dichiarazioni e della democrazia .

Potrei continuare ad argomentare sull'accaduto visto che si è scritta una pagina tra le più brutte della storia politica reggina , mi limito a confermare le mie dimissioni per lasciare sgombro il campo da strumentalizzazioni abominevoli che non hanno nulla a che vedere con chi, come me , opera per il bene di tutti e non per afferrante i principi della dittatura !

Spero vengano tempi migliori , ma più che sperare agisco ed agirò con tutte le mie forze perché questa politica venga relegata al passato e non produca effetti per il futuro. Ho avversato il regime precedente, mi ritrovo tra i moderati , vedo che nulla é cambiato rispetto al recente passato nonostante abbia più volte teso la mano. Ora é tempo di difendere i diritti della gente contro chiunque li calpesti non solo con atti formali ma anche con la negazione della libertà . Perché di questo si tratta.

Naturalmente non farò mancare, in questo momento di transizione, il mio apporto, come , peraltro, ho sempre fatto.

Un abbraccio convinto all'uomo, una stretta di mano al Presidente .