Lavoratori interinali Hitachi, i sindacati contestano le decisioni aziendali

La Fim Cisl, la Fiom Cgil e la Uilm, dopo l'ultima riunione tenutasi presso l'azienda Hitachi Rail Italy (RC), si sono incontrate per fare il punto della situazione ed esaminare attentamente la questione dei lavoratori interinali.

L'azienda, durante la riunione del 27 luglio ultimo scorso, ha detto che intende affrontare definitivamente la questione dei lavoratori interinali, ed a fronte di ciò ha prolungato i contratti degli stessi fino a ottobre 2016, creando una disparità di trattamento tra gli altri siti dello stesso gruppo presso i quali la scadenza è a dicembre 2016.

--banner--

L'azienda ha intenzione di ridimensionare drasticamente il numero degli interinali, motivando tale scelta con il fatto che sono in fase di superamento della soglia di continuità lavorativa e, quindi, dell'obbligo per legge dell'assunzione diretta.

Per rimediare a questa drastica riduzione di personale qualificato, la stessa azienda ha dichiarato di voler sostituire gli interinali in scadenza di contratto con forze ex novo che non hanno avuto in passato continuità lavorativa presso la stessa azienda.

Secondo Fim, Fiom e Uilm questa dichiarazione non porterà benefici allo stabilimento, finendo per indebolirlo dal punto di vista professionale.

Per le organizzazioni sindacali le risorse interinali in questi anni hanno contribuito con la propria professionalità all'efficientamento dello stabilimento, per il sindacato reggino è stato un investimento richiesto dal management aziendale. Mentre la gestione aziendale in questi anni ha provocato un impoverimento di professionalità interne del sito.

Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato al tavolo che non sono d'accordo assolutamente a questo tipo di soluzione proposta dall'azienda in quanto, sulla base di quanto dichiarato dall'amministratore delegato di Hitachi, dopo l'acquisizione della commessa regionale di Trenitalia ha espresso positività su stabilizzazione e nuova occupazione.

Fim, Fiom e Uilm di Reggio Calabria sono aperti al confronto con l'azienda, ma non alla logica del ribasso occupazionale dello stabilimento di Reggio Calabria: "A nostro avviso la questione degli interinali, vista l'importanza dell'argomento non può essere solo una questione locale ma va inserita e affrontata ai tavoli nazionali, dove in questi mesi si sta discutendo di armonizzazione di gruppo e dove già a Reggio Calabria, nei vari coordinamenti nazionali unitari, aveva espresso".