Scia di sangue a Calanna: le foto dei fermati

collagecalanna"Con i quattro fermi di oggi abbiamo posto sotto controllo una violenta fibrillazione tra le cosche dominanti nella vallata del Gallico che si contendono il dominio di quel territorio". Lo ha detto il questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi illustrando, insieme al procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho, i quattro fermi eseguiti stamani. "Le dinamiche appurate grazie al coordinamento del Procuratore de Raho - ha aggiunto - confermano il tentativo di uccisione del boss Giuseppe Greco da parte dei fratelli Giuseppe e Antonio Falcone, 49 e 36 anni, originari della frazione 'Pettogallico', proprio per ripristinare un ordine mafioso su quel territorio dopo la finta collaborazione del Greco e metterlo fuori gioco per sempre". "L'attentato a Giuseppe Greco - ha detto de Raho - avvenuto a Mulini di Calanna proprio sull'uscio dell'abitazione del boss, è la risposta al tentato omicidio di Antonino Princi, cugino di primo grado di Greco, che durante la carcerazione del boss aveva preso in mano le redini della cosca. Uscito di prigione Giuseppe Greco aveva riunito accanto a se alcuni personaggi, come appunto il defunto Polimeni, e un giovane ventunenne, Domenico Provenzano, per riprendere il ruolo di guida del 'locale'. I contrasti subito sorti con il Princi sfociavano ben presto nel tentativo di eliminarlo da parte del Greco, senza riuscirvi. Princi, con la camicia forata dai pallettoni che lo avevano solo sfiorato riuscì a porsi in salvo guadagnando lo spazio interno di un centro di raccolta di rifiuti solidi urbani. Successivamente Princi, che stiamo attivamente ricercando, è partito per raggiungere Genova allontanandosi da Calanna". Per il capo della squadra mobile reggina Francesco Rattà, "i fatti di sangue dei mesi scorsi a Calanna e dintorni sono la tipica fase di 'aggiustamento' interno del locale di 'ndrangheta. Va da se - ha aggiunto - che le cosche territorialmente più vicine che fanno capo alle 'famiglie' Araniti e Rugolino, hanno comunque interesse a soffocare sul nascere faide e agguati proprio per garantire il silenzio investigativo sugli affari sporchi. Subito dopo il tentativo dello scorso aprile di uccisione di Giuseppe Greco avevamo sottoposto in Questura alla prova stub i fratelli Falcone con esito positivo. Ma non si tratta del solo indizio, poiché sono numerose le intercettazioni ambientali e telefoniche che portano a chiarire i termini dello scontro armato avvenuto tra Giuseppe Greco e i suoi nemici".

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FOTO

Da sinistra Giuseppe Greco, Domenico Provenzano, Antonio Falcone, Giuseppe Falcone