Operazione "Kalanè": ricostruite dinamiche criminali su fatti di sangue degli ultimi mesi: fondamentali le intercettazioni

intercettazioni500bisUno scontro interno alla famiglia Greco di Calanna, comune dell'hinterland reggino, sarebbe stato all'origine dell'omicidio e dei due tentati omicidi per i quali la squadra mobile reggina, su disposizione della Dda, ha eseguito il fermo dei presunti mandanti ed esecutori.

Il conflitto all'interno della cosca, secondo la ricostruzione degli investigatori della Polizia di Stato, sarebbe nato per l'affermazione della leadership e il dominio criminale nel piccolo comune.

Oltre all'omicidio di Domenico Polimeni, di 48 anni, e Giuseppe Greco, di 46, avvenuto il 3 aprile scorso, gli indagati sono accusati anche del tentato omicidio di Antonino Princi (45) anni, ferito il 9 febbraio scorso, e sfuggito alla morte al termine di un inseguimento in auto. Nel corso dell'operazione, denominata Kalanè, sono stati impiegati 80 uomini della Polizia di Stato.

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L'inchiesta della Dda ha accertato che i sicari dei due schieramenti in lotta, prima di agire, hanno individuato accuratamente le abitudini delle vittime, i tempi ed i luoghi in cui colpirle con l'uso di fucili e pistole.

Alla base dell'inchiesta numerose intercettazioni. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile si sono basate essenzialmente sui risultati delle intercettazioni telefoniche, ambientali e delle video riprese disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Gli elementi acquisiti nel corso delle attività tecniche, hanno consentito di ricostruire puntualmente le dinamiche criminali dei più gravi fatti di sangue verificatisi a Reggio Calabria negli ultimi mesi e le causali che li hanno determinati.