Reggio: illegalità e rischio sanitario al cimitero di Condera (FOTO)

collagecimiterodi Simone Carullo - E' proprio il caso di dirlo, a Reggio Calabria non c'è pace neppure al cimitero. Infatti, in seguito a diverse segnalazioni di alcuni residenti di Condera, guidati da un ex addetto ai lavori, ci siamo recati presso il cimitero della città per costatare con i nostri occhi una orribile situazione di illegalità correlata ad un elevato rischio igienico-sanitario.

collagecimitero2Nella parte nuova della struttura, proprio alle spalle di alcune cappelle, delimitata da un cancello privo di qualunque cartello di "divieto" e liberamente accessibile da un varco che si apre inspiegabilmente nel muro di delimitazione in corrispondenza dei lotti più a sud, vi è una vera e propria "discarica a cielo aperto". La qual cosa sarebbe già grave così, ma a caricare di peso la circostanza si aggiunge il fatto che il materiale che costituisce la discarica non è immondizia qualunque, ma sono resti di bare ammassate, cassette di zinco e brandelli di indumenti che furono delle salme disseppellite per far posto alle nuove.

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Una circostanza che ha del macabro, ma che è anche – come detto - del tutto illegale. Come si legge all'articolo 85 del "regolamento di polizia mortuaria", siamo infatti al cospetto di "rifiuti speciali" e che – come tali – dovrebbero essere trattati e smaltiti. Dovrebbero cioè essere riposti dentro contenitori appositi e non certo affastellati alla rinfusa a pochi metri dai loculi, là dove qualunque visitatore può accedere. D'altronde, il suddetto regolamento – all'articolo 84 - vieta le estumulazioni nel periodo estivo, ciò nondimeno queste continuano ad essere eseguite in assenza di controlli e probabilmente senza le autorizzazioni dovute perché, com'è noto, la società addetta ai servizi cimiteriali è stata sciolta per infiltrazioni mafiose.

collagecimitero3Putridume, fetore, indecenza, sono il meno che si possa riportare sulla vicenda. In realtà, questa va ben oltre il cattivo odore ed il cattivo gusto che salta all'occhio anche solo guardando le foto, il punto chiave è che quell'ammasso mezzo marcito di bare e di indumenti costituisce con ogni evidenza un pericolo per la salute pubblica. Non sarebbero equiparati a "rifiuti speciali" se non fosse così. Tanto più che, con la calura tipica del periodo estivo, il processo di decomposizione viene accelerato. I cumuli di rifiuti – di qualsiasi tipo - macerati sotto il sole creano percolato e determinano un elevato rischio di malattie infettive per le particelle chimiche, inorganiche ed organiche, che vengono liberate nell'aria, le quali sono inoltre in grado di provocare problemi respirartori soprattutto in soggetti asmatici ed allergici. A tutto ciò si aggiunge un'inevitabile proliferazione di insetti e topi, pericolosi vettori di malattie infettive anche gravi.

Infine, i rifiuti speciali del cimitero di Condera sono accumulati in prossimità di una fornace guasta ed inservibile dove, fino a circa tre anni fa, secondo quanto riferitoci, venivano bruciati con buona pace della qualità dell'aria.

Non possiamo che chiudere con una serie di quesiti: chi ha disposto l'ammassamento di quei rifiuti? Chi controlla? Per quale motivo non vengono applicate le disposizioni di legge in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali? Ed a quale ditta spetta tale compito?