Cocaina tra Italia e Colombia, corriere ingerì 82 mila euro

soldi16aprUn giovane corriere 'pagatore' e' arrivato a ingerire piu' di 80 mila euro in banconote in tagli di 500 euro. Piu' di venti piccoli ovuli contenti banconote raggruppate in piccoli ovuli di 3 mila euro ciascuno che il corriere ha ingerito prima di partire ed espulso una volta intercettato in Costa rica dalla polizia. C'e' anche questa storia nella maxi operazione antidroga tra l'Italia e la Colombia che ha portato all'arresto di 33 persone tra i due Paesi, di cui 11 in Italia (tre sono stranieri). Gli ordini di acquisto e il pagamento per il traffico di droga avveniva in Calabria. "A Plati' - ha spiegato il Procuratore Federico Cafiero De Raho, dove avevano residenza e base i fratelli Franco e Giuseppe Cosimo Monteleone, Giuseppe Grillo e Pasquale Virgara". Dalla Calabria, infatti, partivano anche i corrieri 'pagatori' per la droga acquistata dalla Colombia e dal Costa Rica. I due fratelli - ha spiegato il procuratore - operavano in un territorio che' una roccaforte del narco traffico internazionale nella loccride. A Plati' sono avvenuti anche incontri con esponenti del narcotraffico colombiano per definire acquisti e passaggi di denaro. La cocaina non e' arrivata a Gioia Tauro ma a Venezia. La droga era nascosta in carichi di frutta in vetroresina per occultare il carico ai controlli delle forze dell'ordine. "Ogni anno - ha ricordato De Raho, per dare una idea della dimensione della droga in arrivo in Italia, - viene sequestrato in media nel porto di gioia tauro una tonnellata e mezza di droga".

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