“Rosarno allo stremo, troppi migranti”: il sindaco incontra Alfano

AlfanoAngelino500Il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, ha reso noto, con un comunicato, di avere incontrato il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, col quale ha discusso, é detto nella nota, del "notevole disagio cui versa la cittadina per la questione migranti".

Nel corso dell'incontro, secondo quanto riferisce il sindaco Idà, si é parlato anche di sicurezza, ordine pubblico e oneri sociali a carico dell'Ente. "Tematiche calde e delicate - é detto nella nota del Comune - che stanno causando un clima di forte tensione sociale nella cittadina della Piana, che si trova ormai allo stremo in quanto non più in grado di poter garantire condizioni di accoglienza ad una cosi vasta comunità di migranti".

Nel corso dell'incontro "il Ministro Alfano ha manifestato la volontà di offrire il suo contributo attivo per la risoluzione dei problemi confermando l'interesse del Governo sulla questione Rosarno e impegnandosi concretamente ed in tempi strettissimi. Da subito, infatti, con le strutture del Ministero dell'Interno é stata messa a punto una serie di interventi di natura sia economica che programmatica con un unico obiettivo: attenuare il disagio sociale dovuto alla persistenza sul territorio rosarnese di un elevato numero di migranti". "Soddisfatto il sindaco Giuseppe Idà - conclude il comunicato - che è riuscito a porre le problematiche della città all'attenzione del Ministro Alfano, che si è anche reso disponibile a visitare Rosarno dimostrandosi un interlocutore attento e sensibile che si spenderà per la tutela del territorio anche mediante un maggiore controllo dello stesso".

Proprio su Rosarno il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso del Question Time alla Camera, ha risposto a un'interrogazione sulle misure a favore dei braccianti stranieri che lavorano nelle campagne della Piana.

"La morte del giovane maliano ha riproposto, con evidenza drammatica, la condizione dei braccianti stranieri nella piana di Gioia Tauro, per la quale e' evidente come si impongano iniziative urgenti, come esattamente sollecitano gli onorevoli interroganti.

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Proprio questa mattina ho incontrato il neosindaco di Rosarno per provare a studiare, anche insieme a lui, una strategia complessiva che riguardi i profili vari di tutta questa delicatissima vicenda, perche', per superare la situazione alloggiativa, per esempio, una situazione alloggiativa che si registra da tempo nel territorio reggino, sono gia' ora in corso iniziative che porteranno al piu' presto alla realizzazione di un nuovo insediamento consono alle esigenze di carattere igienico-sanitarie. Si tratta di una prima risposta, che ha l'obiettivo di scongiurare un prolungamento indefinito dello stato di degrado abitativo e che vede attivamente coinvolta la prefettura di Reggio Calabria, firmataria, peraltro, lo scorso 19 febbraio, di un protocollo di intesa a cui hanno aderito sia le istituzioni pubbliche che enti del privato sociale - ha proseguito Alfano -. L'iniziativa ha coinvolto la regione, la provincia, i comuni di San Ferdinando e Rosarno, la Croce rossa, la Caritas diocesana e le associazioni Emergency e Medici per i diritti umani"

"In forza di questo accordo, partiranno a breve i lavori per l'allestimento di un campo con nuove attrezzature e servizi adeguati, e in questo ambito si interverra' sulla sistemazione degli impianti fognari, sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e si provvedera' anche alla demolizione dei manufatti abusivi che insistono su quell'area - ha detto ancora il ministro -. In sostanza, si tendera' a migliorare immediatamente le condizioni di vivibilita' della comunita' dei migranti, in vista di una soluzione definitiva affidata, invece, a progetti di integrazione e di inclusione sociale di competenza della regione. Oggi con il sindaco abbiamo parlato anche di interventi sulla sicurezza di quella citta' e di quella comunita'. A questa prima fase di risanamento il Ministero dell'interno contribuisce con un significativo sostegno finanziario pari a 450 mila euro, mentre la regione mettera' a disposizione fino a 300 mila euro. Quanto alle iniziative di prevenzione e di contrasto del fenomeno del caporalato, aggiungo che sono 22 le operazioni specifiche condotte nel territorio reggino dal 1o gennaio di quest'anno, che hanno consentito verifiche sulle condizioni di regolarita' di 818 lavoratori e su 124 aziende operanti in vari settori. Sottolineo che questa azione di controllo ha portato ad intercettare anche alcuni casi di riduzione in schiavitu', deferiti alla procura distrettuale competente. Su un piano piu' generale, ricordo che l'attenzione e l'impegno del Governo sui temi del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori sono testimoniati da un protocollo di intesa che ho sottoscritto lo scorso 27 maggio con i Ministri del lavoro e delle politiche agricole e forestali, nonche' con gli esponenti di vertice delle cinque regioni, Sicilia,Calabria, Campania, Puglia e Basilicata, maggiormente colpite dal fenomeno, coinvolgendo le organizzazioni sindacali e il mondo dell'associazionismo. Tutti gli organismi firmatari hanno messo le loro risorse e il loro know-how al servizio di una strategia complessiva volta a realizzare l'integrazione dei lavoratori stranieri stagionali e la repressione di ogni forma di illegalita' nell'intermediazione della manodopera - ha concluso Alfano -. A livello locale, sara' cruciale la regia delle prefetture, chiamate ad un'azione di coordinamento attraverso l'attivazione di tavoli permanenti finalizzati all'individuazione di progetti da realizzare in base alle esigenze delle singole realta' territoriali".