Locri (RC), emergenza idrica: Guerrieri (Sel) scrive al Prefetto

"Il sottoscritto Guerrieri Antonio nato a Locri il 27/06/1983 e ivi residente in via Matteotti, 39 in qualità di cittadino locrese e referente comunale di Sinistra Ecologia e Libertà segnala a S.E. Prefetto di Reggio Calabria il perdurare da almeno quattro giorni dell'assenza di erogazione totale di acqua potabile nella quasi totalità dell'area urbana di Locri situazione che si aggiunge alla già nota situazione delle contrade cittadine ed ad una analoga situazione verificatesi la scorsa settimana". E' l'inizio della segnalazione che l'esponente di Sel ha inviato in queste ore al Prefetto e alle istituzioni regionali sulla emergenza idrica della città.

"Tale situazione è stata aggravata dalla totale assenza di comunicazioni alla cittadinanza sia da parte della Sorical che del Comune di Locri che con il loro colpevole silenzio non hanno permesso, ad esempio, un utilizzo più razionale da parte dei cittadini in possesso o meno strumenti di accumulo di riserve idriche private.

Pur riconoscendo che buona parte del problema è derivante dalla rete idrica obsoleta, dagli allacci abusivi e da una generale ritrosia al pagamento puntuale delle utenze non si ritiene accettabile che passi sotto silenzio e senza risolutivi interventi questa anomala emergenza, nei giorni più caldi dell'estate, nella già precaria situazione idrica tipica della stagione estiva a queste latitudini.

Non è dato sapere se tale situazione sia stata aggravata dalla mancata nomina di un Assessore all'ambiente, dalla temporanea assenza del responsabile dell'area tecnica del Comune a seguito della gravissima aggressione subita pochi giorni fa e se anche il Comune di Locri sia oggetto di riduzioni della fornitura da parte della Sorical in quanto ente moroso".

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"A questo proposito si richiede l'intervento di S.E. Prefetto di Reggio Calabria, nella sua qualità di massimo rappresentante del Governo, al fine di verificare urgentemente la situazione per affrontarla adeguatamente anche attraverso l'invio di autobotti della Regione Calabria o di altri enti preposti presso i vari quartieri cittadini al fine di garantire un primo approvvigionamento utile al superamento dell'emergenza ormai a livelli insostenibili nonostante l'intollerabile silenzio istituzionale che ha gettato nello sconforto la cittadinanza".