Reggio, chiesti 3 anni e 6 mesi di reclusione per l'ex consigliere comunale Manlio Flesca

flescamanlio 500di Claudio Cordova - "La 'ndrangheta è scesa in campo per condizionare il libero esercizio del voto". Con queste parole il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi nei confronti dell'ex consigliere comunale Manlio Flesca, fedelissimo dell'ex sindaco ed ex governatore Giuseppe Scopelliti. Flesca è accusato di abuso d'ufficio e corruzione elettorale: reati per i quali il pm Lombardo, nel corso del lunghissimo dibattimento, ha contestato anche le aggravanti mafiose.

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Lombardo ha chiesto anche tre anni di reclusione ciascuno per i coimputati di Flesca, Vincenzo Carmine Barbieri e Vincenza Musarella.

Nelle settimane antecedenti alle elezioni comunali del 2007, stravinte da Giuseppe Scopelliti su Eduardo Lamberto Castronuovo, Vincenzo Barbieri si sarebbe interessato, con Manlio Flesca, per l'assunzione, presso la società mista "Reges", della moglie, Vincenza Musarella. In quel tempo Flesca è un consigliere comunale uscente, essendo stato eletto nel 2002, nei ranghi di Alleanza Nazionale, ed è anche delegato del sindaco al settore manutenzione e lavori pubblici. "Era una persona che chiedeva sempre, voglio dire, forse per abitudine non lo so, sapendo anche i rapporti che io avevo con l'attuale... con il sindaco di allora, era venuto a chiedermi se potevo fare qualcosa per sua moglie" ha detto Flesca nell'interrogatorio reso, per difendersi, al cospetto del procuratore Giuseppe Pignatone e del pm Giuseppe Lombardo. "Richieste che un politico riceve giornalmente" ha tenuto a minimizzare. Per quelle richieste e per il successivo accoglimento delle sollecitazioni di Barbieri, con l'assunzione della signora Musarella, a partire dal giugno 2007, Flesca andrà però a giudizio, con l'accusa di corruzione elettorale, poi integrata anche con la contestazione dell'abuso d'ufficio. Nell'interrogatorio reso ai pm antimafia, Flesca ha inoltre specificato di non aver mai ricevuto nulla in cambio da Barbieri, nemmeno sottoforma di appoggio elettorale. La Dda di Reggio Calabria, contesta all'ex consigliere fedelissimo di Scopelliti anche le aggravanti mafiose, vista la presunta appartenenza dei Barbieri alla 'ndrangheta di Villa San Giovanni.

Sarà per il tramite di Flesca che l'allora sindaco Scopelliti parteciperà a un ricevimento, presso Villa La Fenice, organizzato in onore dei genitori dei Barbieri, imprenditori edili in forte odore di 'ndrangheta.

Ed è proprio per la consapevolezza di relazionarsi con soggetti vicini alle cosche che il pm Lombardo ha invocato le aggravanti mafiose, sostenendo sostanzialmente come Flesca non potesse ignorare il contesto in cui si muoveva.

Il processo è stato aggiornato alla metà di luglio, allorquando il Tribunale presieduto da Natina Pratticò dovrebbe emettere il verdetto di primo grado, a distanza di oltre nove anni dai fatti contestati.