Reggio, Azione nazionale riprende Falcomatà: “Toponomastica non è all’anno zero”

ConfAn27giugno2016di Valeria Guarniera - E' stato uno degli ultimi post che il sindaco Giuseppe Falcomatà ha affidato a Facebook a far balzare sulla sedia gli esponenti del coordinamento reggino di Alleanza Nazionale. "Sembrerà assurdo – scriveva il primo cittadino sul social – ma a Reggio Calabria più di duemila luoghi non hanno un nome. (...) dopo tanti anni – sottolineava – si è insediata la Commissione Toponomastica del Comune, con il compito di esaminare ed esprimere un motivato parere su proposte di denominazioni riguardanti la toponomastica comunale". Ottimo, verrebbe da dire. Finalmente si "restituisce il decoro cittadino e si recupera l'identità culturale , civile e sociale della comunità reggina", prendendo in prestito le parole del sindaco. C'è un però e, a detta di Alleanza Nazionale, non è irrilevante. Lo hanno spiegato questa mattina, nel corso della conferenza stampa dal titolo: "La toponomastica reggina non è all'anno zero", moderata da Maria Pia Sergi.

Il riferimento è al lavoro che, dal 1986 al 2009, la prima Commissione – "modificandosi negli anni ma portando avanti un lavoro di continuità nonostante i diversi attori istituzionali" – ha fatto proprio in questo senso, portando alla definizione e approvazione di ben 1200 nomi: "Si tratterebbe semplicemente di dare attuazione ad una vecchia delibera – ha spiegato Antonella Postorino (AN) – dietro quei nomi c'è un importante lavoro che in tanti hanno portato avanti negli anni. Il sindaco, ha come al solito semplificato, illudendo i cittadini, dando loro l'idea che tutto possa essere così semplice e immediato. Così non è. Invece dei soliti proclami, attendiamo una nota ufficiale che dica come intendono procedere e quando inizierà l'iter burocratico per quei 1200 nomi approvati. Noi di Azione nazionale pretendiamo di avere chiarezza sul lavoro della Giunta e della Commissione, di cui abbiamo piena fiducia".

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Piena fiducia alla Commissione anche da parte del professor Franco Arillotta: "Siamo qui perché vogliamo bene a Reggio . La toponomastica è il biglietto da visita di una città, dev'essere pensata e fatta con criterio. Innanzitutto, seguendo la legge; in secondo luogo, mantenendo l'omogeneità, che dà il senso della regola e non del caos; in ultimo, attraverso la salvaguardia storica". Il professore, che della storica Commissione ha fatto parte, non ha dubbi: "E' un lavoro importante, abbiamo fiducia nei componenti di questa Commissione. Ma il lavoro fatto negli anno precedenti non può essere annullato o dimenticato. Da lì dobbiamo ripartire".