In marcia per la legalità, centinaia di amministratori sfilano a Polistena

marciaamministratorisottotiroStanno sfilando in 200, provenienti da tutta Italia, i sindaci che a Polistena partecipano alla prima "Marcia degli amministratori sotto tiro", promossa da Avviso Pubblico.

Ci sono, tra gli altri, Pasquale Amato, sindaco di Palma di Montechiaro (Agrigento), Renato Natale (Casal di Principe), Benedetto Zaccaria (Mondragone) e Francesco De Vito (Calimera).

Con loro, tra i primi cittadini calabresi, ci sono Salvatore Fuda (Gioiosa Jonica) e Michele Tripodi di Polistena.

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In piazza anche tante personalità del mondo istituzionale come la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, insieme ai componenti dell'organismo Davide Mattiello e Celeste Costantino; la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali, Doris Lo Moro; don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e consiglieri regionali. Stanno sfilando, inoltre, rappresentanti di associazioni e del mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali e parenti delle vittime di mafia. Al termine del corteo, dopo un percorso di circa un chilometro, ci saranno gli interventi finali.

Un messaggio di saluto ai sindaci e ad Avviso Pubblico è giunto dal presidente del Senato, Pietro Grasso.

"La Federazione nazionale della stampa ha aderito ed è presente alla 'Marcia degli amministratori sotto tiro' di Polistena con la consapevolezza che solo una grande rete solidale può contrastare il fenomeno delle minacce ai sindaci, ai giornalisti, al mondo dell'imprenditoria e a tutte quelle categorie sociali che con il loro lavoro lottano per liberare i territori dalle mafie". Lo ha detto Michele Albanese, giornalista da anni sotto scorta perché minacciato dalla 'ndrangheta, delegato nazionale della Fnsi per la legalità, presente in rappresentanza della Federazione.
"In particolare la Federazione italiana della stampa - ha aggiunto Albanese - è impegnata nella tutela dell'informazione libera e di tutti quei cronisti che ogni giorno con il loro lavoro contribuiscono a rendere il nostro Paese più vero e più libero".