Il senatore Molinari "Sdegno per quanto accaduto a Gerace e Riace"

"Avverto la necessità di esprimere sdegno per quanto é accaduto a Gerace e, qualche giorno fa, a Riace, con l'intimidazione ai danni del vice sindaco. Due comunita' profondamente colpite da azioni criminali indegne, a fronte delle quali, sono certamente necessarie parole di solidarieta', ma anche andare oltre e guardare il problema da un'altra prospettiva". Lo sostiene, in una dichiarazione, il senatore Francesco Molinari, componente della Commissione parlamentare antimafia. "Non possiamo più limitarci, infatti - aggiunge - alle sole parole e agli attestati di vicinanza che arrivano, puntualmente, ai buoni amministratori vessati. Come in questo caso. Da una parte, un comune, quello di Gerace, che ha tentato di dotarsi di strumenti per rilanciare il turismo, attraverso fondi europei. Dall'altra una realta', quella di Riace, che rappresenta un esempio virtuoso di buona amministrazione, vanto della Calabria e dell'Italia nel mondo. E' arrivato il momento di capire che è lotta di resistenza democratica contro chi ha come unico obiettivo, quello di reprimere aneliti di legalita' in zone franche proprio come Gerace, che ho avuto modo visitare in occasione di una delle mission in Calabria della Commissione Parlamentare Antimafia, e Riace. Un'oasi. Solo così posso definire quei territorii che rappresentano un bell'esempio di integrazione e difesa dei beni comuni. Esempi di attivita' amministrativa improntata alla concreta contrapposizione a quanti, invece, professano il credo dell'odio e identificano la cosa pubblica come personale possedimento". "Tutti dobbiamo sentirci chiamati - dice ancora Molinari - e, per ciò che mi riguarda, faro' quanto rientra nelle mie possibilita' in Parlamento, affinchè si possano levare scudi a difesa di comuni che, senza dubbio, possono essere considerati simbolo di quella Calabria che vuole essere libera. É necessario un occhio vigile, concretamente, su queste realtà, esposte, continuamente, ai rischi e pericoli connessi e insiti nel territorio in cui ricadono, area in mano alla ndrangheta e alla mala politica. Gerace, come Riace, va tutelata, affinche' chi amministra sia libero di restituire ai cittadini sovrani buone pratiche senza, per questo, diventare bersaglio preferito di chi, attraverso l'uso della violenza, tenta di bloccare lo sviluppo economico, sociale e culturale della Calabria". (ANSA)