Saline Joniche: esercitazioni di soccorso “Subsarex" e antinquinamento

Si è svolta oggi martedì 31 maggio 2016, nella zona di mare antistante il porto di Saline Joniche, un'esercitazione marittima complessa denominata "SUBSAREX 2016" e "POLLEX 2016" durante la quale sono state simulate le operazioni di soccorso in un caso di collisione tra una petroliera ed un'unità da diporto con conseguente sversamento in mare di circa 300 metri cubi di greggio in mare.

Le attività di ricerca e soccorso e antinquinamento sono state coordinate dalla Sala Operativa del 5° M.R.S.C. della Direzione Marittima - Guardia Costiera di Reggio Calabria, Autorità preposta al coordinamento degli interventi in caso di soccorso in mare e alla gestione di situazioni d'inquinamento in mare secondo le direttive del Piano d'intervento locale.

L'esercitazione ha visto impiegate alcune Unità navali appartenenti alla Guardia Costiera di Reggio Calabria, in particolare la CP 801 appositamente dedicata al soccorso in mare e designata quale "Autorità coordinatrice sul posto dei soccorsi", la CP 289 che simulava la petroliera incidentata, la CP 2097, la CP 558, la CP 735 ed il GC 306, oltre ad un mezzo della Polizia di Stato (il gommone PS 1243 ) ed un'unità della Guardia di Finanza (il gommone BS054).

I 15 naufraghi recuperati dalla petroliera, tra cui dodici feriti, sono stati tratti in salvo nel punto di "collisione", individuato a circa 3 miglia dalla costa di Saline Joniche, dalle varie motovedette impiegate e sbarcati nella spiaggia antistante, sotto il coordinamento della Motovedetta CP 801 di Reggio Calabria, ove è stato imbarcato un Ufficiale in qualità di coordinatore delle unità navali.

L'esercitazione ha avuto inizio con la simulazione della collisione tra le due unità e la conseguente richiesta di soccorso inoltrata via radio alla Sala Operativa del 5° MRSC che disponeva l'invio in zona delle varie unità navali di soccorso, nonché richiedeva, tramite il Ministero dell'Ambiente e del Territorio, l'intervento di un'unità navale specializzata antinquinamento appartenente al Consorzio "Castalia", nello specifico il Rimorchiatore "Ievoli Red" di stanza a Messina.

Dopo aver segnalato la propria posizione alle unità soccorritrici anche con l'utilizzo di razzi a paracadute, l'unità incidentata metteva a mare una zattera sulla quale imbarcavano i naufraghi che venivano trasportati a terra con l'ausilio dei gommoni appartenenti alle varie forze dell'ordine.

Veniva, altresì, simulato il salvataggio di naufraghi caduti in acqua (impersonati da figuranti della Croce Rossa Italiana), con l'intervento di operatori OPSA (Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua) della stessa Croce Rossa, preventivamente imbarcati sulle MV CP 2097 e CP 735 della Guardia Costiera di Reggio Calabria.

Contestualmente, a terra, la Protezione civile, il SUEM 118 e la Croce Rossa Italiana allestivano due posti medici avanzati (P.M.I.) per il triage sanitario, nonchè predisponevano l'intervento di 2 ambulanze.

Contemporaneamente alle operazioni di soccorso, si avviavano le operazioni antinquinamento in mare con l'intervento del sopracitato Rimorchiatore Ievoli Red che, con l'ausilio della CP 558, stendeva le panne galleggianti in mare, circoscrivendo e contenendo la macchia oleosa di greggio. Successivamente tecnici dell'ARPACAL imbarcati sulla MV CP 2097 procedevano al campionamento delle acque di mare antistanti la zona della collisione e di quelle antistanti la spiaggia, al fine di verificare l'estensione della zona di mare inquinata, nonché accertare, al termine delle operazioni di contenimento, l'avvenuto ripristino della salubrità delle acque.

All'esercitazione hanno assistito alcune scolaresche di alcuni Istituti scolastici di Melito Porto Salvo fatte affluire nella spiaggia limitrofa allo sbarco dei naufraghi.