Monica Cirinnà a Reggio Calabria: "Registri Unioni Civili inutili, con legge impossibile obiezione di coscienza"

cirinnareggiocalabria"I registri delle Unioni civili presso i Comuni non hanno nessun valore giuridico, nessun valore legale, nessun valore istituzionale". Lo ha detto la senatrice Monica Cirinnà oggi a Reggio Calabria. La Cirinnà è la relatrice della discussa legge sulle Unioni Civili. "Le coppie di persone dello stesso sesso - ha aggiunto - hanno bisogno di essere accolte nel nostro ordinamento giuridico con pari dignità rispetto ai coniugi eterosessuali. Per cui hanno fatto bene le coppie di persone dello stesso sesso reggine a non andarsi a iscrivere in qualcosa che non gli dava alcun diritto. Vedrete che le unioni civili si faranno belle e tanto, come in tutti gli altri Comuni. Il 5 giugno si volta pagina, fra un mese avremo il Decreto attuativo per dire ai Sindaci come si fanno le Unioni civili, dove si iscrivono, qual è il rito, qual è la cerimonia. Da settembre confetti, vecchie zie che piangono, finalmente felicità".

"Questa legge entrerà in vigore il prossimo cinque giugno. Stiamo calmi, nervi a posto. Questa legge non farà sprofondare l'Italia nel Mediterraneo, non arriveranno le cavallette. Diventeremo solo più civili. "Finalmente - prosegue - dal 5 giugno le coppie dello stesso sesso che non esistevano per il nostro ordinamento diventano cittadine a pieno titolo. Qualcuno deposita il referendum ancor prima che la legge entri in vigore e dimostra il desiderio di continuare a discriminare. Sono certa che la Corte Costituzionale saprà valutare il quesito e saprà dire qual è la strada da seguire".

"Matteo Salvini fa campagna elettorale, come sempre sulla pelle delle persone discriminate. Ma fa parte del suo modo di essere e chi lo vota lo deve sapere. Voterà una persona che vuole discriminare" ha detto ancora Cirinnà, commentando l'invito rivolto dal leader della Lega ai sindaci all'obiezione di coscienza sulle Unioni civili. "Matteo Salvini - ha aggiunto - sa perfettamente che tutti i Sindaci giurano sulla Costituzione, quindi l'obiezione di coscienza non è possibile per i Sindaci su nulla. Se il singolo Sindaco non vuole fare l'unione civile, delegherà un assessore, un consigliere comunale o un funzionario. Non sarà possibile che negli ottomila e più comuni d'Italia, anche in uno solo, non sia possibile celebrare le Unioni civili".