La onlus Linfovita il 27 maggio organizza un meeting a Reggio per discutere dei bisogni del paziente con linfoma

Se è vero che la relazione medico-paziente per risultare maggiormente efficace si debba strutturare come un rapporto bidirezionale, allora ogni volta che si consente la partecipazione attiva dei soggetti interessati si fa un passo avanti in questo senso. Si muove in questa direzione l’incontro che si terrà venerdì 27 maggio alle ore 16 presso le Officine Miramare di Reggio Calabria, un appuntamento promosso dalla Onlus Linfovita, fondata dall’ematologa reggina dott.ssa Caterina Stelitano, che assieme ai suoi membri e collaboratori si occupa di fornire supporto ai malati con linfoma. Il convegno si intitola appunto “La persona con linfoma: quali bisogni? Chiediamolo a loro...”, ma si occuperà di varie tematiche, tra cui il perché aumentano i linfomi, lo stato dell’arte nel trattamento degli stessi o come ogni alimento sano sia anch’esso cura. Questi sono solo alcuni degli argomenti che saranno toccati dagli esperti del settore nel corso dei vari interventi, moderati anche dai diversi membri dell’associazione Linfovita facenti parte del Comitato Scientifico, del Direttivo Nazionale e di quello di Reggio Calabria. Quello che però si propone il meeting organizzato nella nostra Città è soprattutto promuovere un progetto nazionale veicolato dalla stessa Onlus, prospettando nel corso dell’evento un focus interattivo e un approfondimento assieme ai pazienti per comprenderne i relativi bisogni. “Abbiamo pensato di dare la parola al paziente, è a lui che abbiamo chiesto di collaborare partecipando attivamente alla compilazione di un questionario costruito ad hoc per indagare i bisogni” Durante l’incontro sarà effettuata un’indagine il cui scopo è per l’appunto indagare quali possano essere i bisogni del paziente, non solo in fase acuta, ma anche e soprattutto nella fase successiva, lontana dai trattamenti e dalle cure, mostrando poi il perché sia importante iniziare proprio dal Sud. “Oltre che al paziente è al personale medico-infermieristico che chiediamo di coinvolgere i propri pazienti, facendo in modo che il questionario arrivi a destinazione. Lo studio prevede una parte quantitativa attraverso la somministrazione dei questionari, accompagnato da una parte qualitativa attraverso un focus group di approfondimento.” Tali sono gli intenti di Linfovita Onlus per sviluppare un ambito di studio finora poco indagato e strutturare una ricerca condotta a livello nazionale, facendo si che il questionario, oltre che in forma cartacea, sia disponibile e compilabile anche online sul sito web dell’Associazione www.linfovita.it. Il convegno sarà chiuso dall’intervento della prof.ssa Paolino che parlerà delle virtù di un alimento antico e ricco come l’olio di oliva, cui seguirà a fine lavori la diretta degustazione dell’olio prodotto da una rinomata azienda nostrana di proprietà del marchese Pierluigi Taccone, ospite della serata. L’appuntamento in programma venerdì pomeriggio è ovviamente rivolto a tutta la cittadinanza, per imparare a capire le esigenze della persona con linfoma e a supportare le dinamiche che si possono sviluppare durante ed in seguito a patologie così gravi e destabilizzanti. Linfovita, con un simile progetto nazionale, rende orgogliosa la città di Reggio per essere stata la culla di un’associazione divenuta a carattere nazionale dall’enorme potenziale, configurandosi come una sfida che ha ancora molti margini e vasti orizzonti aperti per realizzarsi, espandersi e fare del bene aiutando i pazienti, coloro i quali sovente aspirano a ricevere quel sostegno e quell’aiuto che sono bisogni primari di cui necessitano per la cura completa del sé che non si esaurisce soltanto al semplice trattamento medico, ma richiede uno sforzo euristico aggiuntivo per chi opera in tal senso.