Accusato di narcotraffico: assolto Condina

Stefano Condina, sessantenne di Sant'Eufemia D'Aspromonte, è stato assolto dal Gup del Tribunale di Lecce dall'accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

L'uomo, difeso di fiducia dagli avvocati Girolamo La Rosa e Renata Zito del Foro di Palmi, era stato tratto in arresto dai militari della Guardia di Finanza di Lecce nel mese di Marzo 2015, unitamente ad altre cinque persone, quattro originarie di Squinzano ed un altro di origine calabrese.

Per tutti l'accusa di aver costituito e fatto parte di una organizzazione che aveva importato dal Sudamerica grossi quantitativi di cocaina (nell'ordine di oltre cento chilogrammi per volta), sequestrata nei porti di Gioia Tauro e Genova, celata all'interno di containers.

L'indagine, andata avanti per oltre due anni si era avvalsa dell'ausilio di un militare sotto-copertura della Guardia di Finanza che era riuscito ad infiltrarsi all'interno del sodalizio.

L'attività del militare si era rivelata particolarmente proficua, dal momento che tramite la stessa, la Guardia di Finanza era riuscita a sequestrare nei porti di Gioia Tauro e Genova, nei mesi di Marzo, Giugno e Luglio 2014, complessivamente oltre trecento cinquanta chilogrammi di cocaina con altro grado di purezza, mentre un'altra importazione, già programmata nei dettagli con arrivo previsto al porto di Brindisi, non aveva avuto luogo per problemi sorti all'ultimo.

A Condina, in particolare, veniva contestato il ruolo di organizzatore dei viaggi, in considerazione dei frequenti viaggi che lo stesso, in quel periodo, aveva effettuato verso paesi del Sudamerica, in particolare in Colombia e Perù.

Per questo il P.M. aveva richiesto la pesante condanna ad anni sedici di reclusione.

Di parere opposto i legali dell'uomo, che con un'agguerrita difesa sono riusciti a demolire l'impianto accusatorio, facendo emergere l'incongruenza delle prove portate dalla Pubblica Accusa a carico di Condina, dimostrando che i viaggi fatti dal loro assistito avevano altre finalità e altresì dimostrando l'assenza di qualsiasi collegamento dello stesso con gli altri soggetti coinvolti nella vicenda.

Il Gup di Lecce, dott. Michele Toriello, dopo la rituale camera di consiglio, leggeva il dispositivo di sentenza, con il quale dava atto di aver recepito tutte le argomentazioni difensive ed assolveva Condina da tutti i reati contestati per non aver commesso il fatto, mentre per gli altri cinque imputati emetteva sentenza di condanna con pene oscillanti tra i dodici anni e i quattordici anni e otto mesi di reclusione.