"Stupor Mundi": assolto in appello Francesco Napoli

Assolto per non aver commesso il fatto. La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha riformato la sentenza emessa nel febbraio del 2011 dal Tribunale di Palmi nei confronti di Francesco Napoli, precedentemente condannato a 12 anni di carcere. Napoli, difeso dal legale Giovanni Piccoli, era imputato per il reato di traffico, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e una serie di reati inerenti le armi in uno stralcio del processo "Stupor Mundi". In particolare era ritenuto responsabile di avere importato dall'Olanda un carico di droga di 20 kg con armi. Le prove si basavano, secondo l'accusa, su una serie di intercettazioni autoaccusatorie ma la Corte ha sposato in pieno la tesi del difensore in quanto vi erano seri problemi di nullità delle stesse per difetto di elementi legali per la loro emissione, nonché seri problemi sulla identificazione del Napoli, ed infine non erano state considerate le testimonianze di chi aveva fatto le indagini nell'ambito del procedimento "Stupor Mund"i che chiarivano chi fossero i responsabili dell'importazione specifica. Il processo scaturisce dall'operazione del maggio 2007, che andrà a colpire famiglie del gotha della 'ndrangheta del mandamento jonico della provincia di Reggio Calabria, come gli Spagnolo-Polifroni-Murdaca di Ciminà, Marando e Trimboli di Platì, i Giorgi di San Luca e i Gallace e Leotta di Guardavalle.