Reggio città con più alta tassazione d'Italia, Imbalzano: "Triste conferma"

"L'analisi condotta dall'osservatorio CNA sull' incidenza fiscale che grava negli capoluoghi di provincia italiani e che vede Reggio classificarsi –tristemente - al primo posto , divenendo con il 73,2% del Total tax rate la città con la fiscalità più elevata e indicando nel 24 settembre prossimo il giorno della liberazione fiscale, a partire dal quale i contribuenti si liberano del fardello del fisco, conferma con desolante evidenza la situazione di vessazione fiscale e disagio economico che in questa fase vivono le famiglie e le piccole - medie imprese reggine".
E' quanto afferma Pasquale Imbalzano, capogruppo di Area Popolare – Nuovo Centrodestra nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria.
"La rappresentazione dei dati offerta dall'organizzazione di categoria dell'artigianato e delle PMI, che relega – infatti – la nostra città in cima alle non invidiabili classifiche afferenti alle dinamiche della pressione fiscale e all'arco temporale necessario per assolvere al pagamento degli oneri fiscali, impone una profonda riflessione sulla rimodulazione in diminuzione della leva fiscale per consentire ai cittadini, al mondo delle professioni e al sistema delle imprese locali di uscire anzitempo dagli effetti di questa crisi economica ormai infinita", aggiunge Pasquale Imbalzano.
"Non è più ammissibile che il nostro contesto socio economico, che possiede uno tra i più bassi livelli di reddito pro capite disponibile, continui a essere chiamato a offrire un contributo fiscale ad un livello- addirittura – di gran lunga superiore a quello delle città più evolute e sviluppate del Paese.
Come altrettanto non è ragionevole che, a fronte di questo insopportabile livello di pressione fiscale in gran parte originato dall'incidenza dei tributi comunali, così come fissato dalle rigide, ciniche e inique maglie del Piano grossolano di Rientro concepito dalla Triade Commissariale e consapevolmente perpetuato dall'attuale amministrazione, la qualità e quantità dei servizi restituiti ai cittadini e alle imprese sia di molto inferiore alla media dei comuni delle città italiane", continua Pasquale Imbalzano.
"D'altronde, la recente approvazione in Consiglio Comunale dei contestati regolamenti tariffari relativi a principali tributi comunali e, in particolare sulla TARI, all'interno dei quali si mantengono invariati i livelli fiscali rispetto all'anno precedente, attuando – per l'anno in corso - un indirizzo politico diametralmente opposto alle promesse di diminuzione vanamente assunte, chiarisce il senso dell'impalpabile azione politica dell'amministrazione comunale rispetto ad un tema sensibilissimo per le famiglie e le imprese reggine", aggiunge ancora Pasquale Imbalzano.
"E' giunto l'improcrastinabile momento di avviare sia come ANCI, sia direttamente con il Governo una interlocuzione per consentire la riforma della disciplina fiscale degli enti locali sottoposti a piano di rientro nelle ipotesi di pre-dissesto- come nel caso di Reggio – al fine di favorire la possibilità di alleggerire sensibilmente i livelli delle aliquote dei tributi locali che ad oggi rappresentano il più serio impedimento alla crescita dei consumi e dei risparmi delle famiglie, all'insediamento e allo sviluppo di nuove attività economiche, mentre continuano a essere messe a rischio sopravvivenza quelle residue imprese esistenti", conclude Pasquale Imbalzano .