Minniti a Reggio per la Giornata mondiale della libertà di stampa: “E’ garanzia per democrazia”

Minniti Marco 500É in corso a Reggio Calabria la "Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dal terrorismo e dalle mafie" nell'ambito della quale é stato organizzato un convegno sul tema "Lavoro, legalità e giustizia per la libertà di stampa". L'iniziativa é stata promossa, tra gli altri, dalla "European Federation of journalist", dall'Ordine dei giornalisti, dalla Fnsi e dall'Unci. Nell'intervento con cui ha aperto i lavori, il vicepresidente della Fnsi, Carlo Parisi, ha sostenuto che "la 77/ma posizione che l'Italia occupa nella classifica mondiale della liberta' di stampa non rende giustizia al nostro Paese di fronte ai problemi di tanti giornalisti che rischiano quotidianamente la vita per raccontare i fatti della nostra terra. Celebriamo questa giornata in un momento che é difficile per tutti i lavoratori, ma che é devastante, in particolare, per la categoria dei giornalisti a causa delle tante aziende in stato di crisi e dell'ampliamento dell'uso degli ammortizzatori sociali". Parisi ha fatto riferimento, in particolare, agli articoli 1 e 4 della Costituzione, "sempre piu' disapplicati - ha detto - rispetto all'art. 21", ed ha ringraziato i Prefetti della Calabria "per la loro presenza all'iniziativa. Assieme a loro - ha sostenuto ancora Carlo Parisi - abbiamo trovato la casa dove risolvere le vertenze e dove decidere come contrastare gli editori che sfruttano i giornalisti.

"Credo che la scelta di celebrare questo convegno a Reggio Calabria sia una scelta molto forte e giusta". Lo ha detto il sottosegretario di Stato con delega alla Sicurezza, Marco Minniti, intervenendo a Reggio Calabria al convegno su "Lavoro, legalita' e giustizia per la liberta' di stampa", nell'ambito della "IX giornata della memoria dei giornalisti uccisi dal terrorismo e dalle mafie". "La liberta' di stampa - ha aggiunto Minniti - e' una garanzia di qualita' per la democrazia. La posizione italiana in quella classifica ci interroga. Tuttavia, sono stato in Paesi in cui esistono criticità drammatiche che non sono in alcun modo paragonabili con quello che avviene in Italia. Oggi la societa' e' assetata di comunicazione", ha aggiunto Minniti ricordando il suo primo incarico di governo come Sottosegretario all'Editoria e le tante problematiche affrontate nel corso di quel mandato. "Credo fermamente - ha detto ancora Minniti - che se il lavoro dello Stato nel contrasto alle mafie non venisse raccontato, l'efficacia di quel lavoro si ridurrebbe del 50%. E' necessario ed importante che la gente conosca il volto vero della 'ndrangheta e non quello mitico che passa dal consenso popolare". Secondo Minniti, inoltre, la Giornata della memoria dei giornalisti vittime del terrorismo e delle mafie "va dedicata a due categorie di professionisti: ai cronisti che sono in prima linea nell'azione di contrasto alla 'ndrangheta ed agli inviati che si recano nelle aree critiche del mondo, quelli che una volta si definivano corrispondenti di guerra" (Ansa)