Tasse a Reggio: le aliquote restano alte

neriarmando 500di Simone Carullo - Non ci sono buone notizie per i contribuenti del comune reggino e non poteva essere altrimenti considerando la cagione di un bilancio dissestato e - notizia di queste ore - azzannato senza requie da più parti, ultima in termini temporali la società Leonia.

L'amministrazione Falcomatà ha dunque confermato al massimo le aliquote di IRPEF, Imu e TASI valide per l'anno 2016. Diversa è la situazione per quanto concerne le tariffe della TARI (tassa sui rifiuti), per le quali sono state inserite alcune riduzioni in favore delle famiglie numerose e di quelle con la presenza di disabili perseguendo un obiettivo di carattere tanto simbolico quanto di impatto sociale.

Le delibere sono state votate ed approvate nella serata di oggi, con buona pace dell'opposizione che – quando, a pomeriggio inoltrato, si è proceduto alla votazione – era quasi del tutto assente, ad eccezione dei consiglieri Ripepi e Maiolino.

A relazionare è l'assessore al bilancio, Armando Neri: "La buona notizia per i cittadini arriva sul fronte della TARI. Il grande sforzo che quest'amministrazione ha fatto sul fronte della raccolta differenziata – afferma – ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari: innanzitutto è stato possibile mantenere invariate le tariffe, inserendo anzi delle piccole riduzioni per le famiglie disagiate secondo il principio dell'agevolazione. Riduzioni finanziate in parte dagli incassi derivanti dai fitti attivi dei beni confiscati alla 'ndrangheta. Ciò va in controtendenza con quanto succede in molte città italiane, dove i comuni sono costretti ad aumentare le tariffe per finanziare il servizio. Pertanto - conclude -, dobbiamo continuare a rispettare l'ambiente ed a differenziare meglio perché è vero che la differenziata premia".

Il comune di Reggio si avvantaggia anche del fatto che, avendo raggiunto il 30% di rifiuti differenziati, non sarà soggetta a sanzioni da parte dell'Unione Europea.

Ecco i dati sulle imposte comunali:

Addizionale comunale Irpef: il Comune di Reggio conferma l'aliquota massima per il 2016, con una misura dello 0,8%.

L'applicazione dell'imposta municipale propria (Imu) per l'anno 2016: aliquota ridotta (3,5 per mille) per l'abitazione principale di Categoria A/1 (abitazioni di tipo signorile) A/8 (Abitazioni in ville) e A/9 (Castelli); aliquota ordinaria nella misura del 10,6 per mille per tutti gli altri immobili, fabbricati ed aree edificabili; per le unità immobiliari del gruppo catastale D, cioè a destinazione speciale (alberghi, teatri, cinematografi, istituti di credito ecc.), si applicherà il 10,6 per mille (7,6% è riservato allo Stato); la misura per gli immobili concessi in locazione a canone concordato è del 6 per mille. Confermata con riferimento all'esercizio finanziario 2016, la detrazione per abitazione principale alle categorie A/1, A/8, A/9 e agli eventuali immobili di residenza pubblica nell'importo di 200 euro; per un gettito stimato di circa 31 milioni e 591 mila euro.

L'aliquota TASI fissata per le abitazioni principali e relative pertinenze (categorie A1, A8, A9) è del 2,5 per mille; per i fabbricati rurali strumentali, così come per i fabbricati merce, l'aliquota è dell'1 per mille, per un gettito stimato di 29.952 euro.

Non c'è dunque il tanto agognato abbassamento della pressione fiscale che, in una realtà asfittica come quella reggina, avrebbe potuto dare un minimo di respiro ai contribuenti. Anzi, resta sul tavolo il grande tema del bilancio comunale anch'esso asfissiato e precario. Con queste premesse, non ci si poteva davvero attendere di più dalla giunta Falcomatà che anzi ha provato a dare un cenno dell'indirizzo che si vorrebbe prendere in termini di sostegno ai più deboli. Ciò nonostante, non è vicino il giorno in cui i cittadini reggini non figureranno ancora tra i più tartassati d'Italia.