Reggio, “Comune si costituisca parte civile in Mala Sanitas”: la sanità al centro della seduta del Consiglio

ConsComu28 apriledi Walter Alberio - Nutrito ordine del giorno nell'odierna seduta de Consiglio comunale di Reggio Calabria. Ma il tema più "caldo" è quello sulla sanità locale. Dopo lo scandalo degli Ospedali Riuniti che ha svelato un sistema di coperture degli errori sanitari nei reparti di Ginecologia e Ostetricia (quattro i medici agli arresti domiciliari, mentre per 6 medici e una ostetrica è scattata la misura interdittiva della sospensione della professione per un anno) si è presentato nell'aula Pietro Battaglia anche il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, Frank Benedetto.

Il consigliere di minoranza Massimo Ripepi prende la parola a proposito della riorganizzazione del sistema sanitario regionale: "Questa mozione è datata 18.05.2015. E' passato un anno. Sarebbe stato bello avere qui oggi il presidente Oliverio. Questo Consiglio comunale non è vero che non ha competenza in materia di sanità: il commissario Scura disse che avrebbe tenuto conto delle indicazioni dei sindaci. Non siamo stupiti, questa città è ai minimi storici della considerazione nazionale. Spero si possa trovare un punto di convergenza politica forte tra maggioranza e opposizione su una questione importante. Abbiamo chiesto la costruzione dell'ospedale. Spero che questo Consiglio possa deliberare un atto deliberativo forte di indirizzo politico. La nostra città deve chiedere alla Regione, come Comune capofila della Città metropolitana, di riconoscere a questa area il sistema sanitario metropolitano. Questo sarebbe un risultato storico. Dobbiamo portare il baricentro della discussione da Catanzaro a Reggio Calabria"

E' Valerio Misefari, consigliere comunale delegato alla Sanità, a intervenire sull'inchiesta "Mala Sanitas" portata avanti dai pm Paci, Di Palma e Frustaci: "Lascio alla magistratura giudicante di accertare le responsabilità degli imputati. Non si può considerare l'aspetto etico di questa vicenda. Mi sento indignato rispetto all'operato di questi colleghi. La mia solidarietà alle vittime. La stampa non può però definire i Riuniti l'ospedale degli orrori. Abbiamo il dovere di rispondere a questo attacco mediatico. Gli errori medici statisticamente in tutti gli ospedali. Il problema è un altro: assumersi la responsabilità di quello che si compie. Abbiamo dei reparti all'avanguardia, tra i migliori d'Europa. Dobbiamo chiedere che vengano fatte assunzioni in termini di personale e con l'acquisto di attrezzature ospedaliere per mettere u freno alla migrazione sanitaria". E se per il consigliere di minoranza Giuseppe D'Ascoli occorre "abbassare i toni" , il consigliere di maggioranza Filippo Quartuccio propone: "Comune si costituisca parte civile nel processo Mala Sanitas".

Presente all'odierna seduta anche Frank Benedetto: "La cultura dell'assistenza – afferma – si traduce nella fiducia: quando il cittadino va in ospedale bussa alla porta perché ha bisogno di essere ascoltato. Il rapporto tra operatore sanitario e paziente è essenziale. Questo sistema è saltato nel reparto di Ostetricia. All'ospedale ci sono stati 20mila parti negli ultimi 10 anni. La fiducia nell'ospedale c'è. Evidentemente all'interno del reparto c'era qualcosa che ha mandato il sistema in cortocircuito. E su questo chiederemo conto. Abbiamo ampia fiducia in quello che sarà il giudizio della magistratura, ma su questo non rimarremmo a guardare. Per dare una risposta, abbiamo aperti dei provvedimenti disciplinari a carico dei diretti interessati. Le intercettazioni che ho letto mi lasciano addolorato e mi indignano. Un medico non può permettersi di compiere atti del genere. SI faccia chiarezza al più presto su tutto questo".