Di seguito la nota integrale di precisazioni dell'Associazione "Trecentosessantagradi" e della Cooperativa Itaca, citate nella relazione ministeriale che ha portato allo scioglimento del Comune di Reggio Calabria:
Dopo la pubblicazione della relazione della Commissione di accesso, che ha portato allo scioglimento del Comune di Reggio Calabria, n.q. di soci amministratori della cooperativa sociale ITACA e dell'associazione di volontariato 360°, entrambe citate nell'articolo pubblicato sul vostro gionale e ripresa da numerosi quotidiani, ci troviamo costretti ad intervenire in difesa delle stesse, stante le gravi ed infondate notizie riportate nell'articolo testè menzionato.(NON E UNA CRITICA AL VS GIORNALE).
Restiamo inizialmente stupiti quando leggiamo che c'è un'altra frontiera dell'indebita appropriazione di soldi, fondi e finanziamenti pubblici che i clan reggini hanno varcato nel periodo esaminato dalla commissione d'acceso, nella relazione inviata al Ministro Anna Maria Cancellieri in merito allo scioglimento del Consiglio Comunale; quella delle cooperative e del terzo settore.
Stupore che diventa sconcerto quando tra le righe della relazione ritroviamo la COOPERATIVA ITACA e L'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO 360°.
Si legge testualmente.. " a beneficiare dei fondi del Comune ci sono addirittura cooperative che possono vantare tra i soci fondatori un esponente delle ndrine reggine, come Domenico Serraino, che risulta appartenente alla nota famiglia mafiosa a capo dell'omonima cosca di 'ndrangheta;" siamo dunque costretti a specificare che il Serraino Domenico di cui si discorre non ha niente a che fare CON le vicende giudiziarie dell'omonimo esponente della ndrangheta di cui parla la Commissione. Domenico è, infatti, un ragazzo incensurato, classe 1977, conosciuto ed apprezzato per la sua grande umanità e bontà d'animo e che ha sempre preso le distanze da certi ambienti.
Si dice, inoltre che la cooperativa Itaca risulta destinataria di due affidamenti da parte dell'Ente, così come l'Associazione 360°. Entrambe, in realtà, non sono state destinatarie di alcun affidamento, come erroneamente riportato, ma, sono risultate regolari vincitrici di una gara di appalto in ATI indetta dal Comune di Reggio Calabria.
Vengono, poi, riportati altri nomi che dovrebbero far presupporre una certa contiguità con l'ambiente mafioso. Nello specifico il riferimento è alla sig.ra "Crucitti Albina Carmela, socio fondatore, è coniugata con Lembo Rosario,già arrestato per associazione a delinquere finalizzata al traffico distupefacenti". Sono anche qui necessarie alcune precisazioni. In realtà, la sig.ra Crucitti quando ha iniziato ad operare nel nostro settore, ha fondato la cooperativa Itaca nell'anno 2006, non era ancora coniugata col sig. Lembo, e, tuttavia, la stessa non è mai stata sottoposta ad alcun procedimento penale, risultando tutt'oggi incensurata.
In ultimo occorre effettuare una precisazione sull'ultimo dei nomi che si legge nella relazione, quello di un dipendente dell'associazione 360°, il sig. Chirico Giovanni. Nella relazione si legge: "arrestato per associazione per delinquere di stampo mafioso". Invero il sig. Chirico è stato sottoposto ad un procedimento penale a seguito del quale, però, è stato assolto con formula piena.
Fermo restando che ogni individuo o dipedente che sia e responsabile personalmente e individualmente del proprio operato.
Abbiamo ritenuto doveroso operare le precisazioni per dire che la cooperativa ITACA e l'associazione 360° non sono assolutamente riconducibili a cosche mafiose.
Lo scopo delle associazioni e delle cooperative sociali di tipo B è quello di ATTUARE IL PROPRIO OGGETTO SOCIALE e cioe' Elargire servizi a persone diversamente abili ecc, MA ANCHE DI reintegrare nella societa' persone svantaggiate,Come ex tossicodipendenti, rom ex carcerati ecc. La dedizione e la vicinanza con I NOSTRI UTENTI DIVERSAMENTE ABILI è totale e va al di là di "un lavoro". Ne è riprova il fatto che i nostri operatori, tra cui quelli citati nella relazione della Commissione, hanno prestato e continuano a prestare la loro attività anche ben oltre il normale orario di lavoro sebbene da ben sei mesi non stiamo percependo alcunché e dunque siamo impossibilitati a provvedere alle loro spettanze.
Noi siamo dalla parte di chi informa. È giusto divulgare le informazioni contenute nella relazione, dobbiamo tutti avere gli strumenti necessari per capire e così cercare di contrastare alcuni meccanismi CRIMINALI.
Continuiamo ad avere fiducia nel lavoro della giustizia, certi che al più presto si faccia chiarezza sulla TOTALE estraneità del' A.T.I. che rappresentiamo, i quali componenti non hanno nulla a che vedere con ambienti criminali.
PITASI VIRGILIO PRESIDENTE ASSOCIAZIONE 360°
PELLICANO' DEMETRIO PRESIDENTE ITACA COOP SOCIALE.