30 maggio 2015: dallo Stretto riemerge la Reggina

messinaregginadi Paolo Ficara - Non c'è due senza tre. Quando la Reggina incoccia il Messina in gare senza appello, conferma la propria attitudine nel salvarsi a spese del dirimpettaio. A prescindere dalla categoria. Pietro Balistreri cancella con un unico, sublime ed imperioso stacco aereo una stagione di atroci sofferenze, firmando uno storico 0-1 al 'San Filippo'. È il bis dopo il playout d'andata. La Reggina è salva, mantiene sul campo la Lega Pro. Il Messina no. Dopo il 30 aprile 2006, anche il 30 maggio 2015 diventa una data incancellabile.

Tedesco si chiude ma non troppo, ed almeno nelle fasi iniziali presenta un 4-5-1. Confermati gli uomini previsti alla vigilia, con Ungaro a destra in difesa e Di Lorenzo dietro Benedetti sulla fascia sinistra. Di Costanzo propone un 4-3-1-2 con Ciciretti alle spalle delle punte Corona ed Orlando, rinunciando al mediano Damonte per affidarsi ad un centrocampo di qualità.

All'inizio, il Messina carica a testa bassa. Un destro di Corona finisce di poco alto sopra l'incrocio, ma Belardi c'era. La spinta dei padroni di casa si esaurisce di fatto con una serie di calci d'angolo. Dal momento in cui Tedesco ridisegna la squadra con un 4-4-2, si vede solo la Reggina in campo.

Viola ed Insigne si alternano nel disturbare Izzillo in fase difensiva, ed aiutano tantissimo i compagni facendosi cercare in profondità. Sono almeno tre le occasioni nitide, prima dell'intervallo. Ungaro manda a lato di testa sugli sviluppi di una punizione, in sospetto fuorigioco. Insigne per due volte ed anche Viola non riescono a piazzare la zampata, ma gli amaranto si dimostrano superiori sul piano della personalità oltre che squisitamente tecnico.

Parapiglia negli spogliatoi all'intervallo, mister Tedesco viene espulso e si accomoda in tribuna col presidente Foti. La curva del Messina si rende protagonista di un copioso lancio di fumogeni, tale da interrompere il gioco. Insigne spreca ancora in contropiede, poi arriva l'episodio che fa pendere la bilancia dalla parte del Messina.

Il già ammonito Benedetti stende Mancini in zona innocua e va sotto la doccia. La superiorità numerica è la scintilla che accende i siciliani. Belardi, Cirillo (che rischia l'autorete su cross del neoentrato Donnarumma) e Aronica devono metterci tutto il proprio mestiere per far innervosire gli avversari. Ma adesso la Reggina può solo difendersi. Il centrale Magri subentra a Viola, e si passa ad un 5-3-1.

La Reggina difende strenuamente la porta di Belardi, rimanendo compatta e concedendo solo tiri dalla distanza con l'unico obiettivo di arrivare al 90' sullo 0-0. Sotto la curva giallorossa, Belardi si produce in un riflesso prodigioso negando il gol ad Orlando, autore di una bella girata in area.

Nella prima ed unica occasione in cui la Reggina mette la testa fuori dal guscio, l'ultimo subentrato si innalza in cielo e lo fa toccare con un dito a tutti i tifosi amaranto: Pietro Balistreri da Palermo la mette in rete con un'inzuccata divina, andando a festeggiare il primo gol con la maglia della Reggina sotto il settore ospiti. È il sigillo sulla salvezza degli amaranto, l'ultimo chiodo sulla cassa per il Messina. L'espulsione di Aronica va a referto, ormai il 'San Filippo' è muto.

Caronte traghetta l'anima del Messina sul fondale del dilettantismo. È il giusto epilogo dell'epopea di Lillo Foti, che chiude i propri 29 anni al timone con una delle più belle salvezze della Reggina, la prima ottenuto sul campo dell'acerrimo rivale. È amaranto il colore che luccica sul mare dello Stretto.

MESSINA - REGGINA 0-1

Rete: 87' Balistreri

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Benvenga, Pepe, Stefani (46' Donnarumma), Silvestri; Mancini (76' Bonanno), Izzillo, Nigro (85' Damonte); Ciciretti; Corona, Orlando. A disposizione: Iuliano, Cane, Rullo, Altobello. Allenatore: Di Costanzo.

REGGINA (4-5-1): Belardi; Ungaro, Cirillo, Aronica, Di Lorenzo; Insigne (79' Balistreri), Armellino (77' Velardi), Salandria, Zibert, Benedetti; Viola (61' Magri). A disposizione: Kovacsik, Maimone, Gallozzi, Di Michele. Allenatore: Tedesco.

Arbitro: Martinelli di Roma 2

Ammoniti: Ciciretti, Aronica, Pepe Stefani, Benvenga, Belardi

Espulsi: Tedesco al 46', Benedetti al 56' per doppia ammonizione, 90' Aronica