Reggina, come dar torto a Viola?

alessiovioladi Paolo Ficara - Terzo risultato utile consecutivo. Per la prima volta in campionato, la Reggina mette insieme una piccola striscia senza sconfitte, ed è questo l'aspetto più positivo da cui ripartire dopo il match con la Ternana. Il paradosso è che, in mezzo a due pareggi interni, la vittoria sia arrivata in trasferta, proprio quando la squadra sembra aver trovato maggiore quadratura tra le mura amiche. Se si fosse in linea con gli obiettivi iniziali, le recriminazioni per i successi non centrati contro Varese e Ternana sarebbero maggiori. Dovendo lottare per la salvezza, ci si può accontentare.

Pollice in alto per quasi tutte le scelte di Davide Dionigi, che negli ultimi 15 giorni si è dovuto barcamenare tra infortuni e squalifiche. Alzi la mano chi non aveva pensato a grossi problemi sulla fascia sinistra, al momento dell'infortunio di Rizzato. Considerato unanimemente come l'unico vero interprete del ruolo, è stato sostituito sia da Barillà che da Di Bari con discreto profitto. Adesso sembra addirittura difficile immaginarne il reinserimento, dato che la linea Melara-Hetemaj-Armellino-Barillà è risultata affidabile e completa nelle due fasi.

Pur accogliendo positivamente il pareggio in rimonta con la Ternana, ci si chiede perché la Reggina non abbia provato con convinzione a vincere, in situazione di parità numerica sul parziale di 0-0. L'assenza di Gianmario Comi può aver influito negativamente, lo si poteva immaginare già prima della partita. Ecco perché, tra i pochi errori commessi dal tecnico, si può annoverare la scelta relativa al reparto avanzato, con riferimento ad Alessio Viola.

Avergli preferito Manuel Fischnaller si è rivelata involontariamente la mossa vincente. Infatti l'altoatesino è stato sacrificato subito dopo l'espulsione di Ely, e la Reggina ha potuto sfruttare la verve dell'attaccante di Taurianova per gli assalti finali. Cinque presenze di cui una da titolare, circa 130 minuti giocati e due gol all'attivo. Sono numeri che parlano chiaro in favore di Viola, il cui sfogo a caldo (indirizzato soprattutto alla società) può essere compreso.

La sincerità vale molto più degli atteggiamenti lobotomizzati, improntati al "tutto va bene". Il confronto coi rossoverdi di Mimmo Toscano è servito a confermare che la Reggina sta bene atleticamente, ma in una partita condizionata dalle espulsioni non sono arrivate indicazioni sulla tanto sbandierata compattezza. Viola è uno dei tanti che ha delle freccette da tirare contro un bersaglio, per tornare al commento post-Bari.

Sabato si andrà a far visita al Sassuolo. Uscire imbattuti dal campo della capolista sarebbe una bella iniezione di fiducia. Con Comi e Viola capaci, pur con caratteristiche diverse, di concretizzare la mole di lavoro della squadra, con Sarno che riesce ad essere lucido anche nei secondi tempi, con Ceravolo che crea comunque affanni alle difese avversarie e vanta un buon numero di gol ed assist, il rientro di Campagnacci può avvenire gradualmente. A Modena potrebbe mancare un ex attaccante, cioè Dionigi: giunto alla terza espulsione, stavolta difficilmente verrà graziato dal giudice sportivo.