È in libreria "Liguria, Spagna e altre scritture nomadi", pubblicato da Luigi Pellegrini Editore

È in libreria "Liguria, Spagna e altre scritture nomadi", pubblicato da Luigi Pellegrini Editore. Il libro, che raccoglie racconti di viaggio originali e interrogazioni sul tema dei luoghi della vita, segue il filo di un racconto a due voci attraverso il quale i due autori si rincorrono in una sorta di doppio sguardo che scandaglia la consapevolezza del disancoramento e della precarietà dell'esistenza dei contemporanei. L'impossibilità di stare altrove e quella di non essere mai veramente a casa. Tra andate e ritorni, ricordi e malinconie si sviluppa un costante rimbalzo tra i temi della vita e della memoria nella dimensione di un altrove e che tematizza costantemente il tema dell'appartenenza e della fuga. "Liguria, Spagna e altre scritture nomadi", arricchito da un'accurata prefazione del critico letterario di Giuseppe Panella, è il terzo volume uscito nella collana "Itaca Itaca", curata dall'antropologo e scrittore Mauro Francesco Minervino.

Scrive Giuseppe Panella nella sua Introduzione al volume: "Marino Magliani e Riccardo Ferrazzi, due scrittori liguri, autori già ben collaudati nel genere romanzo (soprattutto Magliani che ha ambientato la maggior parte dei suoi testi tra Dolcedo e Imperia), sanno benissimo che non basta viaggiare o aver viaggiato per essere dei bravi descrittori di vicende ambientate durante viaggi e fughe in altri mondi o in altre stanze diverse dalle proprie. L'ambiente in cui si muovono è loro familiare e noto, conosciuto da sempre, eppure sempre nuovo, letto e vissuto sempre in maniera diversa ogni volta che lo sguardo dello scrittore si posa sulla sua morfologia apparentemente consueta e cerca di trovarvi nuove e più autentiche forme di visione del mondo".

"Quando abbiamo cominciato a pensare a questo libro, Riccardo Ferrazzi ed io avevamo in mente un collage di reportage e di racconti. I luoghi dovevano essere tra quelli conosciuti durante i nostri viaggi. Per lui una Spagna bianca e polverosa, un giro attraverso Vienna e uno sguardo sul Nilo, per poi chiudere con il colle dal quale rivede il passato: che è in Liguria, e precisamente a mezza costa, di fronte all'isola di Bergeggi. Anche io avrei parlato di ambienti dai quali guardo i torrenti trascorsi. Il posto che mi ospita è l'Olanda e il mio passato è situato in Liguria. La Liguria dunque come una specie di porto dal quale io me ne sono andato, e lui c'è andato a vivere... Per entrambi la Liguria resta il luogo da cui scrutare l'incerto e l'ignoto del mondo" (Marino Magliani).