Minacce a Lombardo, Giuseppe Triolo: “Mio fratello è una persona malata, nessun legame con la 'ndrangheta”

letteraRiceviamo e pubblichiamo una nota di Giuseppe Triolo, fratello di Francesco Gennaro Triolo l'uomo che, secondo la Procura di Catanzaro, dal novembre 2014 avrebbe effettuato una decina di telefonate di minacce nei confronti del pm antimafia Giuseppe Lombardo. Giuseppe Triolo precisa quanto segue:

"Mio fratello, Gennaro, è una persona sofferente psicologicamente. Se dovesse essere lui, come contestato dalla Procura, il responsabile di quanto emerso questa mattina, si tratta di un'azione compiuta da una persona mentalmente sofferente e non legata ad ambienti malavitosi. Non riesco a credere che possa essere il contrario, e non vi sono prove certe su eventuali legami di natura mafiosa!

Siamo una famiglia perbene e questa vicenda ci ha notevolmente scossi. Spero possa venire presto alla luce la realtà, il probabile colpevole è una persona malata e debole psicologicamente e non uno 'ndranghetista! Per questi motivi, deve essere aiutato e non posto alla gogna mediatica.

Ciò detto, mi permetto di porgere le scuse mie personali, o meglio a nome della famiglia Triolo, ai dottori Lombardo e Gratteri, ribadendo loro la mia stima incondizionata per quanto hanno fino ad oggi fatto per il bene comune della Calabria e non solo, e per tutto ciò che in faranno in futuro.

Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, compreso mio fratello nel caso venisse confermata questa accusa amara e pesante. Tengo solo a sottolineare che se ciò sia avvenuto è successo per mano di una persona psichicamente debole e scevra da relazioni di qualsiasi natura con le cosche mafiose".