In questi momenti di frenetica "Emergenza Sanitaria Nazionale" fa veramente imbestialire anche il più tranquillo cittadino della regione Calabria, ed ancor di più il cliente/utente/paziente della città di Reggio Calabria , sentire blaterare il Commissario ad acta per la Sanità regionale sulle iniziative di revoca delle utilizzazioni di personale sanitario impiegato –qualificato ed esperto- nelle varie realtà ospedaliere cittadine ed in particolar modo nel servizio di cura ed assistenza per i malati oncologici.
Il solo pensare di poter fare a meno di persone che da anni, in modo esemplare , consentono a centinaia di malcapitati di potere avere il conforto e le cure specialistiche (peraltro obbligatorie oltre che umanamente indifferibili) dà la misura della indolenza e della incapacità gestionale di personaggi (commissari strapagati) che sono sempre pronti a fare bella presenza senza alcuna "sostanza".
E' veramente impensabile anche solo immaginare di mandare a casa e/o disperdere il patrimonio di professionalità, abnegazione e praticità operativa di Portantini, Infermieri, Tecnici e Medici già da anni in servizio in maniera "precaria" , da sempre in attesa della giusta regolarizzazione organica e che, una volta messi alla porta sconvolgerebbero la vita di intere famiglie di pazienti (con cui spesso condividono anche momenti di sconforto ) e dei loro stessi nuclei familiari appartenenza che rimarrebbero privi del sostentamento economico primario.
Allora , mentre da Roma si fa un gran parlare collaborazione tra unità ospedaliere e Forze Armate, tra vari reparti clinici di diverse città che sono messe a disposizioni delle cosiddette "Zone Rosse", a Reggio Calabria ci si preoccupa di cessare il rapporto di collaborazione (vitale e qualificato) con il personale sanitario per mero disinteresse e/o incapacità decisionale da parte di chi pensa solo alla propria visibilità sociale a totale discapito degli "ultimi" che certo non sono solo gli immigrati, i poveri non abbienti, ma gli ammalati più o meno gravi che dalla cosiddetta "società civile" si aspettano rispetto , cura ed ogni tipo di assistenza oggi ed anche domani.
Riflettano attentamente questi "soloni" della politica : chiunque di noi cittadini (quindi anche loro ) può avere bisogno di assistenza e cura e certo non di abbandono. Assistiamo ad una politica assente sul tema tanto scottante, come se il problema non ci riguardasse!!
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Certo che fa rabbia sentire il dr. Borrelli (Capo della Protezione Civile N. e Commissario Straordinario all'emergenza sanitaria) citare , con grande enfasi , la proficua collaborazione fra le varie istituzioni Nazionali, Regionali e locali , in risposta all'Emergenza C0019 , precisando in modo chiaro che la prevenzione è il primo step per procedere contro il propagarsi del virus, ma occorre la collaborazione ed il supporto della popolazione tutta ed in particolar modo del personale medico a tutti i livelli impiegato per arginare (anche psicologicamente) un fenomeno che è sanitario, economico, sociale e che rischia di portare il nostro paese intero al default.
Si sta cercando di richiamare in servizio medici ed operatori già in pensione (ma scusate , stante l'età degli stessi come fanno ad uscire da casa se già over 65 anni – attuale soglia di rischio-ndr ), personale e sale di Terapia Intensiva nelle Cliniche private , mentre a Reggio Calabria l'unico pensiero del commissario alla Sanità è di mandare a casa i "precari" sanitari di ogni livello più o meno esperti come se fossero degli scarti "umani".
Anzicchè "licenziare", per una volta provate a fare buon uso della Vs. posizione apicale nell'agone politico e, garantendo la normalizzazione (assunzione definitiva) del personale già operativo da anni nella realtà sanitaria ospedaliera cittadina , "Contrattualizzate" nuovo personale utilizzando le graduatorie che sono già a Vs. disposizione , realizzando una meritoria opera di rivitalizzazione del Settore sanitario e con i nuovi innesti potreste dare ossigeno anche alle famiglie di tanti giovani che potrebbero NON dovere emigrare in altri siti e, contribuendo ad incrementare anche la popolazione cittadina di questa Città "Metropolitana" che finalmente potrà rinnovare anche la propria rappresentanza politica in ambito locale con nuove energie, intelligenze evolute e professionalità adeguate al bisogno.
Basta poco, talvolta, per diventare ...grandi, quindi iniziamo la scalata verso le posizioni più opportune nelle classifiche giornalistiche dando un importante segnale di "orgogliosa " appartenenza e di una riconquistata voglia di essere realmente "metropolitani". Tutto sommato basta poco , o no?!...
Dott. Carmelo Versace, ex Consigliere IV° Circoscrizione