"No alla barbarie delle destre"

Riceviamo e pubblichiamo:

A un pò di giorni dalla venuta di Salvini a Spezzano Sila, con un pò di distacco dalle emozioni forti di quel giorno, ho fatto alcune riflessioni, che sono dentro di me come un magone che vuole esplodere.
La prima: la strategia delle destre di assegnare a Salvini il compito di una massiccia campagna elettorale ha sortito due effetti: uno è quello di deviare il discorso dai programmi perché la destra non sa proprio che dire se non propagandare l'odio e l'incultura; ma ha costretto anche noi che di destra non siamo a spendere più e più energie nell'arginare e opporci alle loro volgarità, alla loro "propaganda" , dove con questo termine si intende "....azione intesa a conquistare il favore o l'adesione di un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo a influire sulla psicologia collettiva e sul comportamento delle masse". Già: "pressione psicologica sulle masse"....ricorda qualcosa?

--banner--


Una seconda riflessione è nata dalla mia osservazione della piazza a Spezzano Sila: completamente militarizzata ...chiusa da tutte le parti, vicoli del centro storico compresi, con 200 unità delle forze dell'ordine all'uopo schierate. E mi è venuta in mente Piazza Navona , anni 70, chiusa in tutte le sue uscite....l'uccisione di Giorgiana Masi.... Oh Dio ci risiamo di nuovo? se noi avessimo fatto un passo in più smuovendo le transenne dove ci avevano relegato, come bestie in cattività...si si..di nuovo avrebbe avuto luogo la barbarie!.La derisione di Salvini a noi "contestatori": "mi fate tenerezza" , che dire? Non ci sono parole. Se non un sentimento di vera pietà invece per quelli che stavano con lui sul palco, con lui facevano selfie, strumentalizzavano i bambini dando loro in mano le bandierine della lega da dare ai passanti. Pietà per la loro inconsapevolezza perché è su questo che le destre fanno leva: sul non pensiero, sui sentimenti negativi, sull'egoismo, sulla paura dell'"altro" .
Sento il bisogno di allarmare tutti e tutte per tutto ciò.
Ma sento anche il bisogno di costruire un sogno per la nostra regione, di parlare di progetti, programmi, cose da fare e da proporre per la nostra terra, partendo dalle nostre tante risorse materiali e di idee di uomini e di donne per rinsaldare, a partire dalle nostre radici, una comunità di belle persone come noi siamo. Per questo vi invito a fare insieme un programma che viene dal basso, un programma alimentato dai sogni come nei film di Fellini.

Maria Francesca Lucanto - Responsabile della Biblioteca delle donne bruzie, Loc. Pedace dei Casali del Manco (CS)