Consiglio Regionale: caro Presidente Irto non conta il numero di leggi, ma la qualità

Riceviamo e pubblichiamo:

Calabresi, leggete attentamente gli articoli e noterete che "il Presidente del Consiglio regionale, in modo arguto non prende una posizione netta e ben definita sulla timbratura dei dipendenti pubblici nelle strutture speciali, i furbetti del cartellino!!!!! "

Lo stesso dichiara: gli addetti alle strutture speciali "devono timbrare come qualunque dipendente, peccato che è un mantra che ripete dal 2016, ma questi continuano a non timbrare, Irto dice " ma "occorre tenere anche conto dei tempi di svolgimento dell'attività dei consiglieri presso la cui struttura operano" che significa? Fuori dal politichese significa che tutto sarà come prima, perché c'è quel " occorre tenere conto....." .

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Poi, quello del numero delle leggi legato alla produttività del consiglio regionale è una vera e propria perla di creatività.
Il consiglio regionale non è una macchina che produce chiodi, per cui se la produzione di quest'anno è maggiore dell'anno precedente c'è stato un incremento di produttività e quindi ha dato un aumento di reddito.
Mi risulta, invece, che la principale attività del consiglio regionale sia quella di fare leggi ed esaminare provvedimenti amministrativi prodotti dalla giunta o dal consiglio stesso, per cui la produttività del consiglio non può, o non solo, essere valutata dal numero dei prodotti , ma dall'utilità che ne è derivata alla comunità, ai giovani, all'imprenditoria, ai servizi, insomma all'impatto sulla qualità della vita degli amministrati.

Confesso di non essere aggiornato sulle condizioni delle altre province calabresi, ma quella di Reggio Calabria la conosco e anche bene per non vedere che niente va avanti. Le scuole continuano a risiedere in vecchi ed instabili edifici, insediamenti produttivi non se ne vedono, il numero dei giovani disoccupati aumenta e anche l'emigrazione all'estero (siamo ritornati al dopoguerra), la politica di promozione di eventi culturali e artistici, consiste , come sempre, in qualche elemosina elargita sotto forma di contributo.
Le feste di paese, qualche torneo di calcio, aprire uno spazio alla fiera del turismo di Milano e a livello locale distribuire qualche euro ai comuni per la pulizia delle spiagge, ecc. ecc.
E allora, in cosa si è materializzato questo imponente numero di leggi in termini di miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni? On. Presidente Irto, la QUALITA', non ci deve parlare non di numeri, ma dell'impatto sociale delle leggi approvate. Non vediamo niente di diverso di quanto non ci fosse tempo addietro. Poi, non so se ridere o piangere sul trionfalismo sbandierato sul numero delle leggi rinviate dal governo; solo due, quasi che si trattasse di un bar e non di un organo legislativo.
Irto pomposamente dice "le solo due leggi rinviate dal governo sono indice di incapacità di una assemblea legislativa che si avvale di una struttura burocratica pari a quella di un ministero. Perché non indaga su quante leggi sono state rinviate alle altre regioni? Ma che leggi avete fatto? A chi servono?
Che impatto hanno avuto sulla vita reale dei calabresi (i più poveri d'Italia, con la peggiore qualità della vita), avete mai fatto uno studio? Le professionalità interne ci sono e in abbondanza, circa 800 persone stipendiate dal palazzo.
A quanto ammonta il bilancio del consiglio ed al netto delle spese per servizi esterni, quanto spende la politica per finanziarsi: gruppi, strutture speciali, vitalizi, contributi associazione ex consiglieri, stipendi dei politici, consulenti e collaboratori vari? Cosa hanno prodotto per i calabresi?
Quanto ha speso il consiglio in questi ultimi due anni per giocare a fare i legislatori? 80 leggi in due anni quanto ci sono costate?
Faccia fare i calcoli agli uffici, così impiegano un po' di tempo, e poi ci dica il costo che noi calabresi contribuenti abbiamo pagato, in tasse direttamente alla regione e quelle allo stato, per una legge a cosa è servita.!!!!!
Cosa significa "abbiamo tagliato e risparmiato tagliando 6 delle 22 postazioni dirigenziali", quando i posti non erano coperti?
Inoltre cosa significa "I risparmi hanno riguardato anche le strutture dei politici, con un risparmio pari a 383 mila euro l'anno per effetto dell'eliminazione degli incentivi per quelle strutture", quando ancora non sono state revocate le delibere che autorizzano l'erogazione dei premi incentivanti alle strutture speciali?.
Sono come tanti un cittadino calabrese, che ha visto emigrare, come nel passato figli, nipoti ed amici; con la differenza che la ns. emigrazione era interna ora è verso l'estero e non tornano più, grazie ad una politica fallimentare da decenni.
Sacrifici enormi per farli studiare, vederli andare via, per arricchire con il loro ingegno paesi che fanno concorrenza all'Italia!!!

Carlo Ranieri (ex funzionario e sindacalista del consiglio regionale)