MArteLabel: l’etichetta dell’arte che sperimenta vie alternative per rinnovare lo scenario musicale

In un mercato discografico stravolto dal grande cambiamento provocato dall'avvento del digitale e della sharing economy la lotta per la sopravvivenza è diventata l'attività principale di quasi tutti gli attori che operano nel mondo discografico.

In questocontesto nel 2008 nasce MArteLabel: mentre la maggior parte degli attori già presenti nel settore lottava in un gioco di fusioni e fallimenti, a Roma si studiavano strategie alternative per non subire la crisi ma sfruttare le grandi opportunità che una crisi genera.

Le due parole chiave sin dalla firma del primo contratto sono state: diversificazione ed ecletticità.

Mentre tutti assistevano pietrificati al crollo delle vendite dei dischi, MArteLabel puntava tutto sul potere del live, forte dell'esperienza maturata attraverso il festival multidisciplinare MArteLive. Anche in questo caso l'approccio si è rivelato inedito poiché nel DNA dell'etichetta c'è l'idea di uno spettacolo dal vivo ibrido che esca costantemente dagli steccati del genere unico e si contamini con le altre arti.

Se i dischi non si vendono, se gli introiti delle edizioni o dei live non bastano a garantire la sopravvivenza di una struttura, bisogna cambiare prospettiva, studiando le cose da un'angolazione diversa. È quello che MArteLabel ha tentato di fare e in cui è riuscita.

Si è deciso quindi di allargare il raggio d'azione investendo in diversi mercati paralleli ma di natura comune strutturando l'etichetta come una vera e propria "Etichetta dell'Arte" che agisce in più settori e lavori sulla mescolanza delle varie espressioni artistiche, che trovano sintesi in un prodotto sì musicale ma caratterizzato da una forte ecletticità e ibridazione.

Tutto questo si è reso possibile grazie all'humus in cui MArteLabel affonda le proprie radici, la vera innovazione della struttura, il MArteLive System: parliamo di un sistema di connessione ad ampio raggio, una rete di contatti, eventi, progetti ed iniziative collegati tra loro dal MArteLive, primo festival in Italia che unisce 16 categorie artistiche diverse (musica, teatro, danza, circo, letteratura, cinema, videoclip, pittura, fotografia, grafica, graffiti/writing, fumetto, artigianato, moda, dj, vj).

Questi elementi fondanti del festival sono mutuati dall'etichetta in un trait-d'union rappresentato da Giuseppe Casa, fondatore di Procult e il MArteLive System prima e MArteLabel dopo. Musicista polistrumentista di Licata, organizzatore di eventi culturali sin da giovanissimo e ideatore del format MArteLive.

L'essere nati come organizzatori di eventi, prima che produttori discografici, ha garantito un punto di vista alternativo che ha determinato il desiderio di innovazione e sperimentazione che distingue MArteLabel dalle altre etichette. Nella scelta degli artisti, ad esempio, essenziale è la performance. Grazie al circuito di selezione nazionale di MArteLive (UnPalcoperTutti) negli anni è stato possibile scovare in modo capillare su tutto il territorio artisti di grande valore e dal forte impatto live come Nobraino, Managment del Dolore Post-Operatorio, Dellera (Afterhours), seguita negli anni da UNA, Giacomo Toni, Underdog oltre alle nuove new entry Moustache Prawn, Mammoth, Anudo e Gianluca Secco.

L'altro caposaldo del System è la multidisciplinarietà ed anche in questo si è sempre dato spazio ad artisti come i Petramante che vedono in Francesca Dragoni un esempio perfetto di artista eclettica musicista, videomaker, scultrice, pittrice, fotografa e ancora Gianluca De Rubertis (Il Genio) musicista e regista.

MArteLabel è una struttura complessa, con centinaia di ramificazioni e settori d'interesse e d'investimento, che ha come mission quella di rinnovare lo scenario musicale italiano. Aspirazione ardua, ma non impossibile.