“Aquarius” è il secondo disco della trilogia musicale del cantautore calabrese Daniele Sanfilippo

AQUARIUS è un disco quasi completamente strumentale, complesso e più suonato rispetto al precedente LEM: dal sound più acustico, Daniele quasi abbandona l'elettronica, spostandosi su una matrice post rock. Le armonie e melodie della chitarra che lo caratterizzano artisticamente lasciano trasparire una grande maturità compositiva e un sapore raffinato negli arrangiamenti.

Il disco racconta la storia dell'Astronauta, inventato da Daniele, già apparso in LEM. La storia si sviluppa attorno a questo personaggio e tocca vari aspetti e stati d'animo dell'essere umano. L'Astronauta, che in LEM aveva scoperto la solitudine dello spazio, in AQUARIUS si ritrova sulla terra, confuso e analizzato come una cavia da laboratorio e scopre di aver fallito la propria missione.

Così durante i brani, l'evoluzione del personaggio diventa palese: i cambiamenti e le rivelazioni si accompagnano con un crescendo musicale intenso che suggerisce, anche senza il bisogno di parole, il destino del protagonista.

Dai synth psichedelici, passando per le chitarre distorte e le atmosfere ambient, fino a raggiungere apici di puro post rock, l'Astronauta racconta i propri ricordi e si svela, prendendo coscienza di sè, fino all'unico brano cantato dell'intero disco, il singolo Draconis, in cui finalmente il protagonista prende parola attraverso la calda interpretazione di Francesco Bruno.

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