Io, Otello e Mimmo, da Pellaro innamorati della Tradizione musicale calabrese

mimmomartinobisdi Nino Stellittano* - Nella mia mente ho immagini indelebili, di quando parlavamo di musica,di autori,di parole e tu con il sorriso ironico testimoniavi la tua energia. Era tutto bello e solare negli anni settanta,la nostra energia era grande con la linea guida emozionale di Otello Profazio, con le sue apparizioni in Rai,con la sua forza evocativa. Ti rivedo sulle scale,con il tuo entusiasmo e con la voglia comune di lasciare tracce di noi nella tradizione musicale calabrese. Non era facile in quegli anni proporre cose nuove, ma Tu eri determinato,ma volevi diffondere i valori della nostra Terra e fondasti il gruppo musicale "Campanella" e, questo era il nome di un gruppo di ricerca popolare che prendeva il nome dal circolo omonimo di giovani impegnati culturalmente nel sociale. Pellaro era una periferia sud di Reggio,che voleva darsi una identità e riuscimmo insieme a Te a dare un senso alla musica e alle parole. Hai voluto difendere i valori di un popolo e dare forza al recupero sociale, insieme a Te, io, Memè Zumbo e Otello Profazio come guida esperta,eravamo innamorati della Tradizione. Nel corso degli anni,le nostre strade artistiche sono state indipendenti,Tu con i Mattanza,io con i Kalavrìa, ma sempre uniti nel sogno immemore, quasi come Don Chisciotte,di tramandare ai posteri i nostri suoni,i dialetti e le canzoni piene di anima popolare. Proprio adesso,nel momento della Tua assenza,mi rendo conto di quanto siamo soli,senza Te,lontani dalle piazze danzanti che Tu ripudiavi,che negli ultimi anni hanno "invaso" le strade ed i luoghi ,trasformate da Feste popolari e "sagre" opportunamente legate a nuovi "guru" della musica popolare, che non hanno la Tua, la Nostra anima, "contaminata" dal passare degli anni. Sarai con me, con noi, con tutti quelli che si riescono a emozionare con l'intelligenza e la sottile ironia. Ti rivedo seduto, con il tuo sguardo ironico, intelligente e pungente e mi mancherà tanto il Tuo spirito critico. Mimmo, sei andato via troppo in fretta e mi mancherà la tua voce, il tuo carisma, il tuo impegno sociale. Ma in quelle scale di Pellaro eravamo insieme e, continuerà sempre la ricerca della qualità musicale, del suono e della parola. Con Te, sempre, perché la Storia della Musica calabrese è passata anche da Te, insieme a me, insieme ad Otello, perchè da quelle scale di Pellaro sia sempre alto il canto, la voce e la musica che grida alto al cielo che un "Popolo che senza storia è come un albero senza radici: è destinato a morire". E tu non morirai mai....Ti abbraccio, amico mio...

*Kalavria