Ecco il nuovo pentito nelle mani della Dda di Reggio Calabria

Pentito500di Angela Panzera - La Dda di Reggio Calabria ha un nuovo "pentito": Massimo Femia. Cugino e in contemporanea cognato dell'altro neo collaboratore Antonio, alias "Titta" Femia, le sue dichiarazioni sono contenute negli atti dell'inchiesta "Provvidenza". Così come il cugino anche lui ha deciso di collaborare con la Dda reggina ed in particolare con i pm della fascia jonica e con il sostituto antimafia Luca Miceli il quale si è occupato di raccogliere le sue dichiarazioni in merito ai rapporti intrattenuti con esponenti della 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. Ma a differenza di Titta, Massimo Femia non è stato arrestato. Indagato anche lui nell'inchiesta "Santa Fe", che ha disarticolato un'organizzazione criminale di narcos tra la Piana, la Locride e i cartelli criminali oltreoceano, ha deciso di affidarsi alla giustizia da uomo libero. Ed è proprio nell'indagine "Provvidenza" che viene definito come il "braccio destro" del cugino Titta. Nell'interrogatorio con il pm, avvenuto il sette settembre scorso, ha «ha descritto la fase del recupero dello stupefacente direttamente dalle mani di Trimboli (Pino ndr), presso l'abitazione di quest'ultimo a Gioia Tauro, per conto di Femia Antonio». Pino Trimboli non è stato destinatario del provvedimento di fermo eseguito ieri dai Carabinieri, ma il suo nome è al centro delle dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia. Ecco cosa ha detto all'Antimafia:

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[....omissis...] Pubblico Ministero: "Okay. Lei Pino Trimboli lo conosce?"

Femia Massimo: "Sì"

Pubblico Ministero: "Chi è?"

Femia Massimo: "E' uno che sono andato pure a prendere della droga"

Pubblico Ministero: "Ah, quindi.. a Gioia Tauro lei non c'è andato una volta sola"

Femia Massimo: "No"

Pubblico Ministero: "E' andato più volte?"

Femia Massimo: "Sì"

Pubblico Ministero: "E mi racconti pure quell'altro episodio"

Femia Massimo: "Quale"

Pubblico Ministero: "Questo di Pino Trimboli"

Femia Massimo: "Quello di Pino Trimboli, sono andato..."

Pubblico Ministero: "Che anno era, innanzitutto?"

Femia Massimo: "2009... 2009"

Pubblico Ministero: "Uh, dica"

Femia Massimo: "Sono andato con.. con la macchina, mi son preta.. mi sono affittato una macchina, e sono andato con la macchina io..."

Pubblico Ministero: "L'ha noleggiata quindi?"

Femia Massimo: "Sì"

Pubblico Ministero: "Che macchina..."

Femia Massimo: "Una Fiat Punto..."

Pubblico Ministero: "...era?"

Femia Massimo: "...blu...da Giulio Loccisano"

Pubblico Ministero: "Prego, prego, continui"

Femia Massimo: "E sono andato da.. da Pino con Mazzaferro Gianluca, lei co.. lui con la sua macchina..."

Pubblico Ministero: "Aspetti, dove è andato lei? Proprio da Mazzaferro a casa? A casa.. o dove.. dove..."

Femia Massimo: "No, no, siamo partiti da.. da Gioiosa"

Pubblico Ministero: "Sì, ma siete arrivati dove?"

Femia Massimo: "A Gioia Tauro poi"

Pubblico Ministero: "A Gioia Tauro..."

Femia Massimo: "Sì, sì"

Pubblico Ministero: "...quindi, e dove siete..."

Femia Massimo: "A casa di Pino"

Pubblico Ministero: "A casa di Pino"

Femia Massimo: "Sì, sì, sì"

Pubblico Ministero: "Oh! Quindi la saprebbe riconoscere?"

Femia Massimo: "Sì, sì, sì, la conosco"

Pubblico Ministero: "La saprebbe descrivere 'sta casa?"

Femia Massimo: "Sì"

Pubblico Ministero: "Com'è? Mi descriva la casa di questo..."

Femia Massimo: "Allora, ha una bella villa, tutta chiusa, ha.. ha un cancello dal lato destro della casa, sul vialo.. eh, lato sinistro sul vialone, che il cancelletto.. e ha anche un'altra entrata sul lato destro, dal lato destro si entra nel cancello.. dal cancellino piccolo, entrando, subito come entra dentro, sulla destra, subito c'è un.. un ufficietto, che è piccolo, due metri per due metri, che ci sono dei libri, un divano a due posti, piccolino e uno.. un ufficietto piccolo, là sempre Antonio gli ha parlato"

Pubblico Ministero: "Uh, e che avete fatto?"

Femia Massimo: "Eh.. allora, la macchina all'epoca l'abbiamo entrata dall'altra parte e hanno caricato la.. la droga e l'ho portata io"

Pubblico Ministero: "Chi l'ha caricata?"

Femia Massimo: "Pino Trimboli"

Pubblico Ministero: "Pino Trimboli. Eh.. come l'avevate conosciuto 'sto Pino Trimboli, chi.. la droga di chi era, innanzitutto, lei 'sta droga e chi l'ha portata?"

Femia Massimo: "Avevano.. era di.. di Femia Antonio, all'epoca era.. quella era.. per me all'inizio, diciamo, eh.. è stato fa..."

Pubblico Ministero: "Solo Femia Antonio o già Femia Antonio era socio di Fuda Nicodemo?"

Femia Massimo: "Mi sembra che era già con Fuda pure, sì, e all'epoca.. eh.. siamo andati, tramite Mazzaferro Luca, ce l'avevano non.. avevano perso questo.. questo carico è riuscito a recuperarlo Pino.. Pino Trimboli, perché era persa.. ancora non lo sapevo bene tutto il gi.. come funzionava, era stata.. era stata..."

Pubblico Ministero: "E Pino Trimboli l'aveva recuperata..."

Femia Massimo: "E' riuscito a recuperarla..."

Pubblico Ministero: "...dal porto di Gioia Tauro..."

Femia Massimo: "Sì, sì..."

Pubblico Ministero: "...dal porto"

Femia Massimo: "Sì, sì, perché l'altra squadra che la doveva scaricare non sono.. non son riusciti.. non lo so il motivo, e ce l'ha fatto conoscere a.. ad Antonio, Gianluca Mazzaferro, l'ha fatta recuperare lui, questo Pino anche.. anche Femia Antonio l'ha conosciuto tramite.. tramite Gianluca Mazzaferro"

Pubblico Ministero: "Si ricorda quanta droga era?"

Femia Massimo: "Non.. venti, ventuno, non mi.. ventuno"

Pubblico Ministero: "Venti/ventuno chili, una ventina..."

Femia Massimo: "Sì"

Pubblico Ministero: "E senta, chi c'era con lei?"

Femia Massimo: "Io ero con la macchina solo, Antonio era con la macchina pure lui, per i fatti suoi, e Gianluca con.. con la sua Punto"

Pubblico Ministero: "Lo stesso Gianluca Mazzaferro..."

Femia Massimo: "Sì, sì..."

Pubblico Ministero: "...o Luca"

Femia Massimo: "No, no, Gianluca.. Gianluca Mazzaferro"

Pubblico Ministero: "Questo Gianluca Mazzaferro che le aveva fatto conoscere Pino Trimboli"

Femia Massimo: "Sì, sì"

Pubblico Ministero: "Ognuno con una macchina"

Femia Massimo: "Sì, sì. Poi se gli interessa ho avuto altre.. sono andato altre volte, anche da Pino, perché ci sono stati..."

Pubblico Ministero: "Dica, dica, tutto mi deve dire, for..."

Femia Massimo: "E boh! E poi abbiamo iniziato.. è stata 'na.. l'ho portata giù a Gioiosa, comunque poi è rimasto un residuo che si aveva tenuto della differenza Pino, quella droga, non mi ricordo se era seicento grammi, quanto era, ed era.. lo scarico era già stato pagato, quella se l'è tenuta personalmente Pino, proprio per vendersela, e non.. erano rimasti che gli doveva dare, non mi ricordo.. la somma precisa non me la ricordo adesso quanto era, che gli doveva dare ad Antonio, eh.. e io sono andato sempre, perché poi Antonio in particolare mi ricordo che poi è partito per.. per il nord, Antonio, si aveva aperto.. era andato a Como, a Bulgarograsso e aveva aprito.. aveva aperto una sala giochi, eh.. e io nel frattempo andavo.. cercavo di recuperare 'sti soldi a..."

Pubblico Ministero: "Da Pino Trimboli"

Femia Massimo: "...da Pino Trimboli, ho.. sono andato parecchie volte, sia con Gianluca, prendeva sempre scuse, 'na cosa e l'altra, poi alla fine io con.. con Pino.. con Pino Trimboli ho avuto.. ho avuto dei disguidi e l'ho minacciato, alla fine me li ha dati con la prepotenza i soldi, ho fatto un po' di casino"

Pubblico Ministero: "Però ve li ha dati 'sti soldi alla fine"

Femia Massimo: "Sì, sì"

Pubblico Ministero: "Quanto vi ha dato?"

Femia Massimo: "Non mi.. adesso la somma precisa non me la ricordo, comunque..."

Pubblico Ministero: "Vabbè"

Femia Massimo: "...me l'ha data a due/tre ra.. a due volte me l'aveva data"

Pubblico Ministero: "Non precisa ma quanto?"

Femia Massimo: "Mah, non.. seimila euro, mi sembra che erano"

Pubblico Ministero: "Sì"

Femia Massimo: "E altre volte, un'altra volta mi aveva dato qualche due o tremila, adesso raccontargli propria la cifra non me la ricordo di preciso"

Pubblico Ministero: "Però, signor Femia, se un chilo di droga lo ven.. lo vendete a quaranta, diciamo, quarantacinquemila euro..."

Femia Massimo: "Eh, adesso le spiego"

Pubblico Ministero: "...la metà..."

Femia Massimo: "Lui non voleva pagarla perché voleva parlare sempre con Antonio per fargliela a prezzo di.. come la prendono all'estero"

Pubblico Ministero: "Ah, ecco"

Femia Massimo: "Non voleva..."

Pubblico Ministero: "(incomprensibile per sovrapposizione di voci)"

Femia Massimo: "Sì, non voleva dare.. mi sembra che erano ventimila euri.. ven.. mi sembra che gli doveva venti qua... ventimila euro gli doveva dare, diciottomila, venti.. di preciso.. però non la voleva pagare a quel prezzo lui, la voleva dare, tipo, la voleva come la prendevano loro all'estero, perché lui è stato qua il.. lui cercava di recuperare sempre tempo per parlare con Antonio, doveva parlare con Antonio che gli ha detto che gli dava una mano, questo e quest'altro..."

Pubblico Ministero: "Okay. E quindi? Poi? Diciamo, con Mazzaferro finisce qua o fate altri.. altri lavori?"

Femia Massimo: "No, poi con Mazzaferro.. con Mazzaferro lui si è preso un pacco e se l'è gestito lui, poi a lungo tempo, eh.. Pino.. Pino Trimboli è rimasto.. è rimasto male per la prepotenza, veramente, che ho usato io a casa sua per darmi i soldi, poi è tornato nell'estate del 2010, eh.. quando c'era Antonio, per parlare con Antonio e so che si è lamentato anche con.. che si conosceva, con Mario Ursini..."

Pubblico Ministero: "Uh"

Femia Massimo: "...per.. c'era Femia Antonio, comunque poi hanno parlato con.. si son visti, eh.. Antonio e Pino e hanno parlato eh..."

Pubblico Ministero: "Lei 'sta cosa di Mario Ursini come la sa?"

Femia Massimo: "E perché mi ricordo che me l'ha detto Antonio, eh.. si è.. si è rivolto a lui per conoscere, proprio..."

Pubblico Ministero: "Per avere un contatto..."

Femia Massimo: "Sì, per..."

Pubblico Ministero: "...riallacciare i contatti"

Femia Massimo: "Sì, da accompagna.. a trovargli a Femia Antonio, non sapeva dove abitava Antonio..."

Pubblico Ministero: "Ah, ah"

Femia Massimo: "...non è che.. non era mai venuto da noi Pino Trimboli, diciamo"

Pubblico Ministero: "Okay"