Dominique Suraci "anima e fiato" con il boss Mario Audino

suraci dominique500di Angela Panzera - "Quando veniva tante volte a prendersi gli assegni del latte, veniva con un tizio di Reggio che si chiamava Audino, mi pare Franco Audino precisamente, non mi vorrei sbagliare, perché questo credo che poi sia stato ucciso, non lo so, comunque era uno 'ndranghetista di Reggio Calabria, non è rappresentato sempre come una... mi diceva "un amico buono di Reggio Calabria", "amico buono" si intendeva che era uno 'ndranghetista. Èil collaboratore di giustizia Antonio Russoa parlare così il 17 marzo dello scorso anno al procuratore antimafia Stefano Musolino che lo interroga presso i locali della Guardia di Finanza di Fiumicino. Al magistrato non interessano i trascorsi illeciti del pentito della Piana, che dopo aver rimediato una serie di condanne per truffe commesse in molte regioni italiane, ha deciso di collaborare prima con la Procura di Palmi e poi con quella dello Stretto, ma le confidenze ricevute in carcere dall'ex consigliere comunale Dominique Suraci, finito in galera nell'ambito dell'inchiesta "Sistema-Assenzio" che lo vede accusato di essere un referente della cosca "De Stefano-Tegano. Suraci inoltre, finirà al centro delle indagini anche per la propria attività politica da consigliere della lista "Alleanza per Scopelliti" e per gli affari effettuati dai propri supermercati, con le aziende Vally e SGS Group. Russoinfatti, dirà Agli inquirenti di aver trascorso un periodo in cella insieme a lui e di essere destinatario di alcune conoscenze sia del passato che del presente:" nella stessa cella- ha detto Russo- ed eravamo da soli, non c'era nessun altro, perché era una cella di transito per altre persone che arrivavano ma per stare qualche giorno, perché poi venivano trasferiti". E all'interno di questi verbali depositati nella scorsa udienza del processo a su carico, in corso di svolgimento dinnanzi al Tribunale di Reggio Calabria, Russoracconta della "vicinanza" tra Suraci e il boss del quartiere San Giovannello ucciso in agguato mafioso mentre accompagnava la figlia all'asilo.

--banner--

Russo: questo Franco Audino ... Questo è quello che mi ricordo io con...

Musolino pm: che veniva proprio con lui?

Russo:: si si, veniva con lui, a bordo di una Nissan Micra, che viaggiavano insieme, era un periodo che erano sempre insieme, venivano insieme a prendersi gli assegni a Gioia Tauro, quando gli pagavo le forniture del latte.

Musolino pm: ma perché lei sapeva...

Russo: Franco Audino ... Mario Audino ... uno degli Audino ...

Musolino pm: uno degli Audino ... ma dico ... lo faceva per fargli compagnia durante la strada o perché aveva una... questo Audino ... uno dei due fratelli Audino, diciamo, di cui lei parlava prima, mostrava di avere una cointeressenza nell'attività?

Russo: no, ma la cosa che più ... quando veniva a prendersi gli assegni,che questo Audino gli faceva compagnia anche quando io gli scrivevo gli assegni, si sedeva nel mio ufficio, era una cosa abbastanza delicata una cosa del genere no? Però questo Audino presenziava perché lui diceva che poteva presenziare quindi per me non c'era nessun problema, poi i rapporti che avevano ...

Musolino pm :loro non le hanno... non sa...

Russo: assolutamente no...

Musolino pm: va bene... però, per provare ad identificarlo, sa se è quella persona che poi è stata uccisa oppure non si ricorda... ha capito? Perché lei mi ha detto: "Mario o Franco", poi ad un certo punto ha detto "quello che poi è stato..."

Russo: mi pare che sia quello che è stato ucciso, ecco... quello che è stato ucciso, erano, come vi posso dire, "anima e fiato" tutti e due, erano troppo legati... erano troppo legati, e questo me l'ha confermato, che erano molto legati, anche Paolo Ruggiero di Gioia Tauro...

Musolino pm : ah, lo stesso Ruggiero poi le ha confermato di questa relazione?

Russo: si, anche perché passavano da me, poi andavano da lui, quindi ecco me l'ha confermato che erano molto amici.

Se a Reggio città Suraci poteva vantare delle "Amicizie" con il boss di San Giovannello sulla Piana però se voleva affermarsi imprenditorialmente comunque doveva pagare il pizzo, ma a quanto riferito dal pentito, Suraci non aveva alcuna intenzione

Russo: "lui si era sempre rifiutato di pagare quello che era il cosiddetto pizzo, non ha voluto aprire all'Annunziata perché ad una mia domanda semplice, gli ho detto: "come mai ha fatto aprire i "mercati alimentari" da Annunziata e non hai aperto tu che sei di Reggio e sono venuti quelli di Catania?" dice: "io non intendo pagare il pizzo, Annunziata me l'aveva detto che bisognava pagare un caffè, io un caffè non lo pago neanche per Dio" ha detto "è fuori dalla mia mentalità" (...) ma io lo ribadisco, lui diceva che "pizzo non ne pago"...ha avuto le bombe ... e però si è preso le bombe, attenzione ah... si è preso i danni (..)

Le confidenze con Russo però sarebbero continuate fino a farlo destinatario anche delle sue "preoccupazioni".

Russo: Dominique Suraci era preoccupato in carcere quando hanno arrestato un pezzo grosso di Forza Italia, per operazioni di riciclaggio, non so se si chiamasse Belsito o può essere il nome che mi ha detto adesso lei... perché eravamo in carcere e lui era molto preoccupato, dice: "non.è che ora ..." quando è uscito al telegiornale, l'ho sentito io "ora vengono fuori cose che abbiamo fatto insieme?", di questo era troppo preoccupato lui ... Non ricordo se si chiamasse... era un personaggio politico molto importante ... mi pare che era anche originario di Reggio Calabria, dottore, se non mi sbaglio, che poi si era trasferito al Nord, era originario di Reggio Calabria".

Pm Musolino: "a proposito dei suoi investimenti. .. lui li rappresentava come se fossimo riusciti a sequestrargli tutto o ancora confidava in qualche cosa".

Russo:" no, lui aveva delle preoccupazioni in carcere, perché dice che il futuro dei suoi figli era un terreno che era di fronte al Ce.Dir, di oltre 20.000-30.000 metri quadrati, dove là sarebbe dovuto sorgere un nuovo centro commerciale, aveva solo questa preoccupazione, diceva: "speriamo che non mi toccano questo terreno ..." perché poi in carcere gli arrivavano i decreti di sequestro continuamente, finché ci sono stato io gli arrivava ... mi pare che una volta gli è arrivato 5 milioni di euro di sequestro, e questo terreno mi pare che ancora non era rientrato in quel sequestro, lui era preoccupato proprio per questo terreno qua, diceva: "speriamo che non me lo trovano perché quello è il futuro dei miei figli... è l'unica cosa che in questo momento gli posso lasciare, perché i trust dove io avevo messo dei soldi per toglierli alle attività me li hanno presi, sono stati individuati, gli immobili una buona parte sono stati individuati...(...)

Musolino pm: questi trust, le ha spiegato ...

Russo: no, non sono mai riuscito a capirli, eppure io sono intelligente, guardate ... Però lui mi passa, lui è un cervellone ... Mi ha detto che aveva creato questi trust che erano ... una sola cosa mi ha detto, che erano inattaccabili, che non si potevano né sequestrare, né pignorare queste cose qua, mi ha detto: II è un sistema particolare, poi un giorno te lo spiego, poi un giorno te lo spiego...". lo gli ho chiesto 2-3 volte la spiegazione, ho visto che era evasivo, poi ho fatto la scelta di collaborare e non ho approfondito più, insomma ...

Musolino pm: "ma la sua preoccupazione era il pignoramento o il sequestro penale?"

Russo: il sequestro ...

Musolino pm: il sequestro penale...

Russo: perché diceva che la c'era il futuro dei suoi figli ... i trust e quel terreno che io vi ho detto

Musolino pm: quello là che abbiamo detto prima ...

Russo: di fronte al cedir ...

Il magistrato regino però vuole vederci chiaro ed è per questo che chiede al collaboratore se sapeva di qualche protezione che Suraci poteva vantare.

Russo: no, quello che sono stato preoccupato, dottore ... preoccupato... che mi ha insospettito un pachino... che ogni tanto in carcere lo chiamavano sempre alla matricola, lo chiamavano sempre alla matricola, era ben trattato perché anche quando veniva a fare processi a Reggio Calabria gli aprivano la doccia la mattina alle sette, cosa che è impossibile che si possa aprire la doccia la mattina alle sette, quindi secondo me doveva...(...) non esiste, non esiste... In carcere la doccia si apre alle 10 e si chiude alle 14. Punto . A lui gliel'aprivano alle 7 era ben stimato anche degli assistenti perché poi era educato. È un ragazzo splendido.

Ora passiamo alla politica. Russo è stato destinatario anche di questo tipo di confidenze.

Musolino pm: sa chi è che lo sosteneva elettoralmente? Ne avete mai parlato?

RUSSO: no, lui era con Scopelliti, poi lui i voti ce l'aveva a Reggio Calabria, con tutte le aziende che aveva dottore, e con tutti gli impiegati che aveva in quelle aziende ... la finanziaria pure no...

Musolino pm: le disse qualcos'altro a proposito dei soggetti con cui era stato, con cui aveva avuto relazioni? le ha parlato dei soggetti... si aspettava qualcosa da qualcuno dall'esterno? Poteva contare su qualcuno?

RUSSO: no, era molto ... lui era molto deluso in carcere, ha detto che se non era per una sua zia che ogni tanto gli metteva 500-1000 euro sul libretto, di lui si erano dimenticati quasi tutti, all'infuori dice di Scopelliti che se la sta... dice... che con me... domanda sempre, come sto, come non sto, perché lui aveva avuto anche... aveva un fratello fuori, mi pare, che non era stato colpito da ordinanza di custodia ... perché lui mi diceva che era stato colpito lui, la moglie, o la compagna... Senia... non so come si chiama... Senia si... ed il cognato, che era nella cella dove ero io, dormiva ... ha dormito ...

Musolino pm: il cognato pure?

Russo: il cognato, mi pare che si chiami Ferrigno... se sbaglio... il cognome me lo ricordo, il nome no.

Musolino pm: e quindi tramite il fratello aveva queste informazioni?

Russo: si, aveva queste informazioni dall'esterno, che l'avevano un pochettino ... si erano un pochettino allontanati tutti da lui...

Musolino pm. però questi "tutti", chi fossero questi "tutti" ...

Russo: tutti amici a cui lui aveva fatto del bene, sia politicamente che prestandogli soldi quando avevano bisogno di liquidità, perché andavano da lui non a cambiarsi assegni, perché lui assegni non ne cambiava, ma per prestarsi i € 1000, i € 2000 ... Si erano dimenticati tutti, ed era lagnato anche con Giovanni Cedro al quale lui... dove lui aveva aperto il supermercato, perché Giovanni Cedro voleva prendersi una sua sala giochi, che lui ha scoperto poi, da alcune carte che gli erano arrivate in carcere, che aveva fatto istanza presso un curatore per poter rilevare la sua sala giochi che aveva su Reggio Calabria, dice: "questo non me lo doveva...".

Prima però Russo in un passaggio dell'interrogatorio ha riferito che Suraci era socio occulto, queste le sue parole di una finanziaria. Il magistrato approfondisce il punto.

Musolino pm: quale finanziaria?

Russo: la "Finreggio", lui era socio occulto di una finanziaria, mi ha sempre detto, si chiama "Finreggio", questo me lo ricordo come se fosse ora ...

Musolino pm: ma gliel'ha detto in carcere o...

Russo: in carcere eravamo, in carcere...

Musolino pm: che era socio occulto della Finreggio?

Russo: della Finreggio si... ed in questa Finreggio mi pare che ci sia... ora il cognome dottore non mi vorrei sbagliare, però gli ho venduto merce con la Coag... un impresa di pulizie... Chila... o Chila... non ricordo precisamente, comunque mi ricordo perché gli abbiamo venduto della merce a questo, con i fratelli Cotugno, i quali poi mi dissero se conoscevo Dominique Suraci, uno di questi Chila... di questi fratelli (...)

Musolino pm: quindi lei sapeva, per averlo appreso da Dominique Suraci, che c'era un... questo che lei definiva prima Chila...

Russo: ci siamo...

Musolino pm: che era socio della Finreggio e che operava anche per conto suo, era suo...

Russo: lui era un socio occulto, perché avevano creato questa finanziaria per accaparrarsi tutti gli operai della Multiservizi, una società che avevano su Reggio Calabria...

Musolino pm: questo gliel'ha detto Dominique?

Russo: si, per fargli la cessione del quinto. Perché Dominique riusciva ad aprire la finanziaria anche senzasoldi, con l'appoggio delle banche, non aveva problemi. ..

Ci sarebbe stato un vero e proprio "sistema" fra Suraci e alcuni dirigenti di banche.

Russo: si, lui mi ha spiegato il sistema con cui lui apriva i supermercati, dunque lui aveva un direttore per le mani, il responsabile area Calabria, area meridione mi pare, tutto il meridione da Roma a scendere. Che lui aveva conosciuto politicamente a Milano, all'Unicredit di Milano, dove questo gli aveva proposto tanti affari e lui su Milano aveva comprato anche degli immobili, ora non so se mi ha detto una fesseria in carcere o è una cosa che risulta a verità. Aveva comprato degli immobili e questo gli dava soldi, basta che gli portava le pezze d'appoggio per fare un'attività e questo gli erogava leasing e mutui a non finire, gli dava soldi a non finire, quanti ne voleva, quindi lui era sempre costretto a creare sempre società con nominativi diversi, infatti lui gestiva tante società, mi ha detto: "non ne ho una sola, gestisco tante società, e con tante società riesco a fare questo tipo di operazioni". Poi per quanto riguarda l'attrezzatura, a lui gliela mandava uno di Pescara che era una persona economicamente benestante, che aveva tante attività, tra cui anche una concessionaria di... varie concessionarie di autovetture ...

Pm Musolino: questo glielo disse lui?

Russo: si, me lo disse lui, e che gli mandava tutta l'attrezzatura per quanto riguarda i supermercati che andava fare, tra cui c'era l'attrezzatura diciamo reale e l'attrezzatura un pochettino gonfiata per prendere i soldi del leasing e girarsi la liquidità. Perché il leasing poi non pagava a Suraci, pagava a questa persona che gli faceva le fatture e questo poi, quello che era in più, lo doveva dare a Suraci per portare avanti le attività, questo era il giro che lui faceva, lui apriva i supermercati... dice: " io posso aprire a Reggio un supermercato al giorno, perché lo apro senza soldi, non solo ho questa possibilità che mi danno i soldi di Unicredit Banca, ma ho anche agganci alla Sma, dove conosco il direttore commerciale che mi manda fino ad 1 milione di euro di merce con pagamento a 90 giorni, quindi io la merce nei supermercati la vendo subito e quindi poi i soldi fanno i soldi e si gira".

Musolino pm: quindi lui dice praticamente: lise io apro un supermercato, invece di avere un costo..."

Russo: no, lui li apriva a costo zero.

Musolino pm :no, ma addirittura... "non solo non ho un costo, ma addirittura nel momento in cui lo apro ho subito liquidità"

Russo: subito, immediatamente, immediatamente, nell'immediato lui 'aveva la liquidità dottore ...

Musolino pm: perché, tra quel discorso come la ditta di Pescara e la Sma che gli mandava la merce...

Russo: merce fino a... lui aveva credito illimitato tant'è che poi, tramite la Sma, lui stava cercando di fare fuori ... perché la Sma gliel'aveva un pochettino imposto, i Crocè, questi me li ricordo molto bene i Crocè, perché su questo lui mi ha raccontato un episodio ... sono padre e figlia i Crocè, questi erano in difficoltà economica, erano in debito con la Sma, la Sma si è rivolta a Suraci e gli ha detto: "rilevateli tu questi supermercati, perché sappiamo che Crocè non ce la fa a pagare", ed erano entrati in società. Dapprima erano entrati in società, poi lui li ha messi in condizioni, dottore, l'attività di prendersela tutta lui perché aveva capito che i Crocè non avevano le spalle coperte.

Musolino pm: finanziariamente?

Russo: finanziariamente, e non avevano liquidità, allora i Crocè per non cedere l'attività tutta a Suraci avevano chiesto aiuto, e li aveva sempre favoriti questo, a Nino Princi...

Musolino pm: ma questo chi gliel'ha detto? Sempre Suraci?

Russo: Suraci... avevano chiesto aiuto a Nino Princi, allora là Dominique non ha avuto paura quando hanno chiesto aiuto a Nino Princi, dice: "ma qua adesso se interviene Nino Princi che i soldi ce li ha, mi mettono in difficoltà, non posso fare più quello che voglio, non li posso più estromettere dalla società", poi Nino Princi ha avuto l'autobomba ed è successo quello che è successo e quindi li ha estromessi dalla società, se l'è presa lui, perché non avevano la forza economica di...

Musolino pm. questo è quello che gli ha raccontato ...

Russo: che mi ha raccontato Dominique Suraci in carcere...

Musolino pm: quindi, per la versione che gli ha raccontato Dominique Suraci in carcere, alla fine lui ha estromesso i Crocè dalla società?

Russo: si, ha fatto la cosiddetta "tragedia", però questo l'ha fatto d'accordo con la Sma, con la sede centrale della Sma, perché...

Musolino pm: non gli ha parlato di un coinvolgimento in questa trattativa, per esempio, di Nino morda Mordà?
Russo: no, di Nino Princl mi ha parlato lui. ..

Musolino pm: di Nino Princi e basta... Non le ha detto se poi i Crocè erano stati spalleggiati da Frascati Emilio Angelo, per esempio... queste cose non gliele ha dette?

Russo: no, questo no...

Musolino pm.no, quindi la versione che Dominique Suraci le riferisce in carcere ...

Musolino pm: che dietro c'era Nino Princi...dietro c'era Nino Princi e, morto Nino Princi per la nota autobomba ...

Russo: non ce l'hanno fatta più ...

Musolino pm: non ce l'hanno fatta più e lui si è preso...

Russo: si è preso tutte cose...