Dalla “amicizia” con la cosca Avignone alle strutture regionali di Irto e Neri

irtoneri500di Claudio Cordova - Essere menzionato già nel decreto del primo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale non gli impedirà né di tornare tra gli scranni del civico consesso a Taurianova, né di entrare e uscire – venendo retribuito con soldi pubblici - dalle strutture speciali dei consiglieri regionali Nicola Irto e Giuseppe Neri, due tra i volti più nuovi di Palazzo Campanella nell'era di Mario Oliverio. Giuseppe Falleti, per tutti Pino, classe 1961 è stato eletto alcuni mesi fa consigliere comunale a Taurianova nella lista del Partito Democratico, che appoggiava il candidato di centrosinistra, Fabio Scionti, che la spunterà sul rivale di Forza Italia, Roy Biasi.

Già nel decreto di scioglimento del 2 agosto del 1991, il giovanissimo Pino Falleti, a quell'epoca appena 30enne, viene annoverato tra quei consiglieri che "in base al rapporto della legione carabinieri di Catanzaro del 7 giugno 1991, risultano essere collegati ai fenomeni di criminalità organizzata". Un lungo elenco in cui Falleti viene indicato "in rapporto di stretta amicizia e parentela con alcuni esponenti della cosca Avignone".

E' il primo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Taurianova. Ne seguirà un secondo. E poi un terzo.

E' un luogo particolare, Taurianova. Oltre a detenere il primato degli scioglimenti comunali, è tristemente famoso per la cosiddetta strage del venerdì. E' il 3 maggio del 1991 quando si consuma la sanguinosa e crudele vendetta per la morte del capofamiglia Rocco Zagari. Lo scenario in cui si è evoluta la mattanza del venerdì nero è una guerra di successione tra le cosche di Radicena e di Iatrinoli – due comuni che unendosi hanno dato vita alla cittadina della provincia di Reggio Calabria: due fazioni avverse, quella Zagari-Avignone-Viola-Giovinazzo da una parte e quella Asciutto-Alampi dall'altra, che si contendono il controllo sul territorio, considerato largamente proficuo per gli affari illeciti ed il traffico di droga. Quattro morti nella strage del venerdì, con il corpo di Giuseppe Grimaldi, una delle vittime, che viene macabramente mutilato da uno dei sicari che dopo avergli tolto di mano un coltello – con il quale l'uomo cerca di difendersi - gli mozza la testa per poi lanciarla in aria.

Da qualche mese, in carica vi è la giunta di centrosinistra e Falleti è tra i consiglieri di maggioranza. A differenza dei colleghi, Falleti ha trovato spazio anche nelle stanze di Palazzo Campanella.

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Proprio nelle strutture dei giovani Irto e Neri, due tra i consiglieri regionali più giovani eletti al seguito di Mario Oliverio. Irto, in particolare, dopo qualche mese diviene anche presidente del Consiglio Regionale. Ma la nomina di un soggetto come Falleti (sul quale gli accertamenti del Dispaccio non sono riusciti a verificare l'eventuale presenza di condanne penali) fa a pugni con l'idea di rinnovamento e trasparenza portata avanti dall'abile staff di propaganda dell'ex consigliere comunale di Reggio Calabria.

Il nuovo che avanza.

Dipendente dell'Asp di Reggio Calabria, Falleti ottiene prima il comando presso la Struttura dell'allora Presidente della 4^ Commissione consiliare, Nicola Irto. La determina è del 30 ottobre 2015: ma l'incarico da un anno decorre dal 9 febbraio 2015 per un impegno di spesa di soldi pubblici da 34mila euro e rotti. Di questi, 10mila euro vengono disimpegnati quando Irto diventa presidente del Consiglio Regionale dopo le dimissioni di Tonino Scalzo, e Falleti cessa il proprio incarico presso la struttura del giovane consigliere promosso a presidente.

Niente paura, Falleti trova collocazione ancor prima della cessazione del comando: i suoi preziosi servigi sono ora per il segretario questore del Consiglio Regionale, Giuseppe Neri, che chiede e ottiene di attivare il procedimento amministrativo di comando presso la sua Struttura Speciale, con l'incarico di "Segretario particolare al 50%". Cifra impegnata: i soliti 34mila euro e rotti. La determina del dirigente è del 23 novembre 2015, mentre quella di cessazione del comando presso la struttura di Irto arriva solo il 9 dicembre. Il nuovo incarico nella struttura di Neri viene ratificato con determina del 29 dicembre 2015, ma con decorrenza di circa un mese antecedente: e così l'incarico di Falleti cesserà il 24 novembre prossimo.

Quando verrà saldata la totalità dei 34mila euro e rotti di soldi pubblici riservati per il consigliere comunale del Partito Democratico di Taurianova ritenuto tra gli anni '80 e '90 "in rapporto di stretta amicizia e parentela con alcuni esponenti della cosca Avignone".