"La 'ndrangheta vota a Scopelliti"

scopellitigiuseppe500di Claudio Cordova - Quelle delle Regionali 2010 sono solo le ultime consultazioni elettorali in ordine cronologico che vengono analizzate dagli inquirenti nell'inchiesta "Mamma Santissima", con cui il Ros dei Carabinieri è andato a colpire la componente segreta della 'ndrangheta e, in particolare, le due eminenze grigie: gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano. Quelle elezioni incoronano Giuseppe Scopelliti, in quel tempo amatissimo sindaco di Reggio Calabria. Questi straccia il rivale, il governatore uscente, Agazio Loiero. Il nome di Scopelliti è ricorrente nelle intercettazioni, sebbene questi non sia indagato dalla Dda di Reggio Calabria.

L'argomento della candidatura di Giuseppe Scopelliti alle elezioni regionali del 2010 era di diretto interesse anche dell'avvocato Giorgio De Stefano. Questi, il 23 gennaio 2010 – e quindi a pochi mesi dal voto – ne parla col nipote Alessandro Tripodi, medico, principale indagato della recente inchiesta "Mala Sanitas", sul sistema di copertura degli errori sanitari all'interno degli Ospedali Riuniti. De Stefano, dialoga in ordine agli orientamenti da adottare in vista delle elezioni regionali che si sarebbero tenute il successivo mese di marzo:

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...omissis...

TRIPODI Alessandro:No... ti volevo dire...siccome mi ha detto quello... Bova... Pino Bova... te lo avevo detto?

DE STEFANO Giorgio:Si

TRIPODI Alessandro:Che andava cercando... ha detto "...non può..."

DE STEFANO Giorgio:E che ti diceva?

TRIPODI Alessandro:Lui poi prima mi ha detto e tu... (si sente un rumore simile ad un fischio, ndr) "...però lui non dà possibilità di parlare..."

DE STEFANO Giorgio: Mh

TRIPODI Alessandro:...gli ho detto io "...guarda, gli ho detto io va bene non ti preoccupare... poi ci vediamo... con calma..."

DE STEFANO Giorgio:Ma loro con chi si candidano?

TRIPODI Alessandro:Con l'UDC

DE STEFANO Giorgio: Uhm

TRIPODI Alessandro: Quindi io ho preso tempo... cioè non l'ho fatto manco arrivare al...

DE STEFANO Giorgio: E ormai hanno chiuso con Scopelliti non è che...

TRIPODI Alessandro: Eh si....

DE STEFANO Giorgio: Ci ha ingarbugliati a tutti Casini la, aveva già l'accordo fatto con Berlusconi TRIPODI Alessandro: E secondo me si

DE STEFANO Giorgio:Li hanno spaccati tutti... ti dico c'è il macello... gli hanno promesso nella Puglia, nella Calabria, insomma... quelle poche parti dove erano forti si sono indeboliti

TRIPODI Alessandro: Niente...

DE STEFANO Giorgio: Sale... Loiero

TRIPODI Alessandro: Ah?

DE STEFANO Giorgio:Di nuovo Loiero sale... e vince un'altra volta...

TRIPODI Alessandro: Speriamo... a sto punto speriamo. Tu dici che vince, mh?

DE STEFANO Giorgio:Dobbiamo pensarci bene... non è una cosa...

TRIPODI Alessandro: No io a te ti volevo dire questo fatto... poi... io mi sono tenuto alla larga eh...

DE STEFANO Giorgio: Senti... e come mai si è buttato nell'UDC... a destra

TRIPODI Alessandro: Eeehh......

DE STEFANO Giorgio: Perché con suo fratello qua... suo fratello è con Scopelliti qua?

TRIPODI Alessandro: No... suo fratello è con... con questi di sinistra no?

DE STEFANO Giorgio: ...e lui è tutto tra di loro... (incomprensibile)... suo fratello... (incomprensibile) ... che non abbia fatto il passaggio pure suo fratello?

TRIPODI Alessandro: E che vuoi che ti dico...

DE STEFANO Giorgio: Bisogna capire bene....

TRIPODI Alessandro: Nooo... me lo sono preso per il culo...

DE STEFANO Giorgio: È una persona di niente

TRIPODI Alessandro: Per quello che prendono...

DE STEFANO Giorgio: Vediamo...

TRIPODI Alessandro: No dico va...

DE STEFANO Giorgio:(incomprensibile) non ce n'è

TRIPODI Alessandro: Dico, tu che pensi? ... Non di lui, di lui no perché... sono... lo escluderei già a priori....

DE STEFANO Giorgio: No io.... allora... la strada secondo me... è quella.... io si... con Loiero... dobbiamo cercare sempre di vedere... per sapere... poi gli ho detto a Ciccio di parlare con Monorchio... perché ... con lui Ciccio ha bisogno anche per altre parti... se cerchiamo di capire per bene... come ci dobbiamo muovere.... ed allora, gli ho detto io "...sai che fai? Vai a parlare con Monorchio....e digli a Monorchio....io sono sicuro...", gli ho detto io, che Monorchio è collegato con Loiero anche se è diverso, però sono sicuro di questo!...."...Vedete che fa...", gli ho detto "...se nel caso lo vedi che...puoi parlare...poi parliamo...", cioè vedi perché per esempio Monorchio, potrebbe essere una buona...un buon...modalità d'incontro, Un altro potrebbe essere...questo quà...sto...sto Veneziano... però questo qua è troppo con Gentile....cioè è proprio Gentile con...

TRIPODI Alessandro: ...tutto?

DE STEFANO Giorgio: ...cioè democristiano...incomp...

(incomprensibile)....

TRIPODI Alessandro: Si ma infatti

DE STEFANO Giorgio: È un ottimo ragazzo, buono, però...è...lui l'ha detto....io... incomp... quando sono andato a parlare...incomp...così quando sono andato...e ritengo che ormai è di Gentile ormai...quindi, voglio dire, è chiaro che...è più strano, non fa altro che portarci da Gentile

TRIPODI Alessandro: Certo...poi alla fine sempre là....

DE STEFANO Giorgio:E quindi, tanto vale che non (incomprensibile) niente, tanto la notizia ce l'abbiamo, quindi, non è che...per avere, diciamo, un aggancio serio con Loiero, perchè avere un aggancio così, non serve a niente...non è....

TRIPODI Alessandro: Certo!

DE STEFANO Giorgio:Hai capito?...Siccome ora Loiero ha bisogno, a Reggio, in maniera enorme...io ho detto a lui ....

TRIPODI Alessandro: Si?

DE STEFANO Giorgio: Se poi cade noi ci lasciamo....che cazzo facciamo?...ah?...

TRIPODI Alessandro: Certo!...tu te li fai dare....

DE STEFANO Giorgio:Eh...noi..siamo fuori....cioè...l'ospedale e fanno frittole ..se arrivano quelli....eh...non lo so...non è gente che a tipo che un domani...(incomprensibile)

TRIPODI Alessandro: No, metteranno sicuramente...

DE STEFANO Giorgio: No, vogliono mettere questa gentaglia...non è che arriverà più....voglio dire, che c'è la possibilità che arriva, non so...Carullo 391

TRIPODI Alessandro: No, noi dobbiamo puntare su questo...su Carullo.

DE STEFANO Giorgio: Eh... ma Carullo è là...è ancora là... con Bova...cose...è a sinistra... l'unica cosa è questa... tenersi un rapporto con...ora, il cavallo, diciamo, su cui correre...potrebbe essere pure Loiero...può essere...

TRIPODI Alessandro: Eh si...e quello potrebbe essere.

DE STEFANO Giorgio: Quindi, ci incontriamo, parliamo chiaro... viene qua "... sediamoci... dobbiamo fare come l'altra volta...che ti saliamo (ti bastoniamo inteso come ti sconfiggiamo - ndr)...senza di noi...è inutile che ti metti che vai a spingere...quanto tu...incomp....dentro...questo e quest'altro..."

TRIPODI Alessandro: Tu basta che glielo devi dire...

DE STEFANO Giorgio: "...non ci rompere i coglioni con tuo fratello che pensi che lo assumerà...", perchè lui sai in cosa si perde? Che si mangia un panino con la mortadella...suo fratello e si è chiuso il discorso...qua...il problema di Demetrio è suo fratello, che non è un cattivo ragazzo, ma che si installa là, e pensa solo ai cazzi suoi, nemmeno a quelli di Demetrio.

TRIPODI Alessandro: Questo zio, lo devi vedere tu, io purtroppo non capisco niente.

DE STEFANO Giorgio:Ma siccome io ho parlato... (incomprensibile)... vorrebbe lavorare per come ho capito... ma io ho capito così... non abbiamo parlato di...

TRIPODI Alessandro: L'ho visto altro giorno!

DE STEFANO Giorgio:L'altro giorno... l'altro giorno...qualche mese addietro...mi ha detto...comunque mi ha voluto un poco mettere alla prova se io avevo qualche malanimo nei confronti di Demetrio....

TRIPODI Alessandro: Eh....

DE STEFANO Giorgio: Gli ho detto "...no io non ho niente contro a Demetrio...", "...e allora ci vediamo...poi ci vediamo che qualche imbasciata me la fanno...", perché...tra l'altro...incomp...

...omissis...

Il riferimento alle passate competizioni elettorali, quindi, dimostra per i Carabinieri del Ros il pieno e perdurante attivismo di Giorgio De Stefano in ambito politico e la sua capacità di spostare considerevoli quantità di preferenze. Riferimento, questo, relativo alla tornata elettorale del 2005, quando Agazio Loiero venne eletto Presidente della Giunta Regionale ma il candidato più votato fu Alberto Sarra, soggetto espressione diretta di Paolo Romeo e di Giorgio De Stefano, appartenente all'opposto schieramento politico: anche per tale via, pertanto, si può comprendere la forza elettorale di De Stefano, d'altronde chiaramente espressa dalla sua affermazione per cui "dobbiamo fare come l'altra volta...che ti saliamo ... senza di noi...è inutile che ti metti che vai a spingere".

Dalle conversazioni intercettate si coglie la centralità strategica dei due indagati nei complessivi assetti politici. In occasione delle elezioni regionali del 2010, quindi, si è posto nuovamente il problema di scegliere chi sostenere tra Giuseppe Scopelliti ed Agazio Loiero. In una conversazione del 2009 tra la parlamentare Marilina Intrieri e l'avvocato Paolo Romeo, questi, parlando della probabile candidatura di Scopelliti a governatore, dice di esserne già a conoscenza in quanto «ci siamo visti qua in questi quattro giorni», occasione in cui «gli ho detto che ne dovremmo...ci saremmo dovuti vedere per parlarne un pochettino più approfonditamente».

Il 20 marzo 2010, gli avvocati Paolo Romeo discute della campagna elettorale in corso e in particolare, sostiene che Giuseppe Scopelliti avrebbe ottenuto positivi riscontri poiché «c'è CALLIPO che lo disturba a LOIERO». «SCOPELLITI poteva perdere se non c'era CALLIPO... aveva perduto già» afferma ancora Romeo. De Stefano e Romeo, quindi, individuano la strategia da adottare in vista dell'imminente appuntamento elettorale. Mentre il primo sosteneva che «ce la possiamo ancora fare», Romeo riferiva «non sono d'accordo», chiedendo se «dobbiamo coglioneggiare tutti e due» ed evidenziando che era giunto il momento di decidere quale candidato appoggiare. Peraltro, gli interlocutori erano concordi nel ritenere che «la 'ndrangheta vota a Scopelliti» e «tutta la 'ndrangheta ha candidati prevalentemente di destra perché sono assessori esercitano poteri ... fanno favori ... hanno fatto favori eccetera eccetera». Inoltre, Scopelliti «si avvantaggia anche dal fatto di avere nella nostra provincia candidati che esercitano potere e possono dare più cose di quelle che non ha dato Loiero a Reggio». De Stefano, tuttavia, continuava a ritenere che se «riusciamo gli ultimi sei, sette giorni... a dargli l'impressione alle persone che... noi sosteniamo... a Loiero la gente si convince che è forte e può salire». Romeo esprimeva il proprio scetticismo, sostenendo che lo sforzo sarebbe stato inutile poiché «con tutta una operazione di questa che possiamo fare Giorgio si può spostare di cinquecento voti... mille voti» in quanto «questo merda di Scopelliti» può contare su «candidati che sono forti», mentre «il centro sinistra qua ha» solo«sei liste» di cui «quelle che tirano alla fine» fanno capo a «Naccari, Demetrio Battaglia e Bova», in quanto i sostenitori di Loiero «pensavano a litigarsi fino a sette giorni prima della presentazione delle liste e uno che si litiga fino a sette giorni prima delle liste non può fare le liste perché non può andare da nessuno perché deve guardare il proprio culo». Di conseguenza, quanto era possibile «fare a livello di opinione o di massa lo perdi perché non hanno questa forza trainante». Lo stesso Loiero «ha perso tempo per vedere per farsi candidarsi invece di fare le liste perché non è che non aveva la possibilità di fare le liste... se si sedeva con me e con te glielo dicevo io a chi doveva candidare qua a Reggio per per... prendere i voti ma lui non si è potuto sedere a ragionare di queste cose perché doveva ragionare di altro e lui perde a cagione di questa debolezza strutturale delle liste».

Insomma, i due sembrano non amare particolarmente Scopelliti, ma si dimostrano seriamente preoccupati dal clima di incertezza che ruotava intorno ai due contendenti e assumono un atteggiamento prudente, che consentisse loro di arrivare ad apparire come soggetti che avevano appoggiato chiunque fosse stato il contendente poi vincitore.

Per i Carabinieri, però, i discorsi di Giorgio De Stefano sono di pura facciata, verosimilmente legati al suo desiderio di controllare Loiero tale dato – sempre secondo il Ros - risulterà pacifico nel momento in cui De Stefano dichiarerà il suo appoggio a favore di Scopelliti. E' il 18 maggio 2010 e De Stefano parla con il consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi, che sfogandosi gli racconta che «il nostro presidente sta cercando di lottizzare tutto», riferendosi agli incarichi che Scopelliti aveva assegnato o era in procinto di assegnare a seguito della sua avvenuta elezione, De Stefano afferma che ciò era preventivabile e che, infatti, «ne avevamo pure parlato e tu eri consapevole pure». Peraltro, «non c'era altra strada» e «la scelta» di sostenere Scopelliti si era rivelata «giusta», soprattutto «visti i risultati» che avevano rivelato che quella che era stata fatta (su Loiero) era «tutta una analisi sbagliata».