Era Paolo Romeo il padrone della Perla dello Stretto

villasangiovanniperladellostretto 500di Claudio Cordova - Avrebbe risolto, da influente uomo sul territorio, la contesa tra gli imprenditori Emilio Frascati e Giuseppe Chirico, garantendo a quest'ultimo di acquisire il punto vendita food dentro la Perla dello Stretto. Il ruolo dell'avvocato Paolo Romeo non si esaurisce qui. La sua attività è proseguita sino a farlo assurgere a vero e proprio regista occulto di ogni dinamica interna a quel centro commerciale. Così facendo, Romeo sarebbe divenuto il garante degli interessi della ndrangheta in quella struttura, perpetuando e garantendo così i più risalenti interessi delle cosche riferibili all'area destefaniana, in perfetta continuità con la matrice genetica, imposta al centro commerciale dai massimi referenti di quella cosca: Giuseppe e Giovanni De Stefano.

In particolare, Romeo avrebbe operato al fine di garantire la "localizzazione" dei centri di scelta delle forniture e dei servizi, necessari al centro commerciale, coinvolgendo nella gestione solo soggetti fidelizzati ed escludendo coloro che gli mostravano un legame di solidarietà troppo lasco o equivoco (paradigmatica, come si andrà a dire, da questo punto di vista, la figura del Belvedere).

E' proprio Paolo Romeo a benedire l'affidamento dei lavori all'imprenditore Felice Nava, indicato dal collaboratore di giustizia Roberto Moio come un soggetto vicino alla cosca Tegano:

OMISSIS: .. la cosa avvocato..

ROMEO Paolo: un..?

OMISSIS: E' il dopo...!

ROMEO Paolo: ..io, ...quello che a me preoccupa...

OMISSIS: ..,è quello che a me preoccupa..! ..e si...!

ROMEO Paolo: ...è l'elefante che deve mettersi in modo !

OMISSIS: Bravo..., bravissimo.., bravissimo...!

ROMEO Paolo: ..perchè non è che poi dici...lo abbiamo fatto qua... è una cosa rattoppata...? ...se qua non c'è uno spirito di corpo, non ..incomprensibile..

OMISSIS: ma quello che sta dicendo lei, è da un anno che glielo sto dicendo io..!

ROMEO Paolo: eh.., eh.. eh...!

...omissis...

ROMEO Paolo: .. intanto incominciamo a comunicare con un unico linguaggio...

OMISSIS: bravo...!

OMISSIS: ..esattamente...!

ROMEO Paolo: .. e no... su canali di comunicazione diverse...!

OMISSIS: ...giusto...!

ROMEO Paolo: ...incominciamo ad avere...

OMISSIS: si...!

ROMEO Paolo: ...un confronto su quello che si vuole fare.. !

OMISSIS: ..bravo, ...bravissimo...! ..si, ...si, ...si...! ..bravo..!

ROMEO Paolo: Altrimenti diventa tutto frammentario...

OMISSIS: ..bravo, bravissimo...!

ROMEO Paolo: ... e si creano confusioni...

...omissis...

ROMEO Paolo:...infatti io gli ho detto ad Ivan, che mi diceva... io ho necessità di trasmettere.. non so che cosa.. per i lavori, per fare tutta questa cosa, dice.. chi ha fatto l'impianto elettrico, chi ha fatto la cosa..

OMISSIS: si.., si...

ROMEO Paolo: ..incomprensibile.. , non deve fare nient'altro che chiamare..., senza che ti complichi la vita... a uno...!

OMISSIS: Si...!

ROMEO Paolo: Hai a Nava li..? ...chiama a Nava e gli dici.., vedi di mettere questo che... le nostre ..incomprensibile..

OMISSIS: ...esattamente..!

ROMEO Paolo: .. quello che dobbiamo fare...

OMISSIS: ..esattamente, ...esattamente...!

ROMEO Paolo: ...per fare, ...per fare tutto questo, quali sono i tempi...

OMISSIS: ...esatto...!

OMISSIS: ..incomprensibile..

ROMEO Paolo: ...quali sono i costi, ecc...

OMISSIS: ..si, si...

ROMEO Paolo:... e poi, un'altra cosa che ci vuole pure...

OMISSIS: ...e la questione importante...

ROMEO Paolo: ...la gestione

OMISSIS: ...e... la gestione... è importante...!

ROMEO Paolo: ...e la gestione del condominio..., ci vuole.. ci vuole pure un business...

(Fine progressivo).

...omissis...

...omissis...

OMISSIS: ...lui ha detto..., dobbiamo andare dall'avvocato a firmare.., gli ho detto... va bene, se l'avvocato ci dice di firmare... firmiamo!

OMISSIS: ...incomprensibile...

ROMEO Paolo: Non ho mai parlato con questo...!

OMISSIS: ...va bene..., ...incomprensibile...

OMISSIS: ...va bene, ma noi non abbiamo problemi, se voi dite di firmare... noi firmiamo...!

ROMEO Paolo: Ho sempre..., ho sempre

Saraceno Natale: vedete che l'onorevole è preciso...!

OMISSIS: e allora perchè siamo qua...!

Saraceno Natale: Noi con lui dobbiamo parlare...!

OMISSIS: E allora perchè siamo qua...?

ROMEO Paolo: ...incomprensibile...

OMISSIS: siamo qui... ...incomprensibile... grazie...!

(sorridono)

ROMEO Paolo: Io non ho bisogno di parole, perchè i fatti contano...!!

OMISSIS: ...bravo!

OMISSIS: ...bravo...!

Saraceno Natale: ...bravo...!

OMISSIS: ...bravissimo...! ...incomprensibile... a me... i siete sempre piaciuto per questo fatto...!

ROMEO Paolo: (sorride).

OMISSIS: ...ecco... ...incomprensibile...

...".

I OMISSIS sarebbero completamente in mano al Romeo e avrebbero affidato le proprie sorti a lui e di lui si fidano ciecamente. E poiché OMISSISè il vertice degli imprenditori riuniti nel consorzio che gestiva la Perla dello Stretto, attraverso questo rapporto Romeo ne governa le dinamiche.

La circostanza emergerebbe in una conversazione in cui proprio Romeo, dialogava con [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO] che era chiamato a sovrintendere ai lavori edili. Nel dialogo emerge anche come la scelta di Nava non dipendesse affatto dalle sue qualità imprenditoriali, definite inadeguate dagli stessi conversanti ma fosse, piuttosto, funzionale ad individuare un imprenditore munito della certificazione antimafia, che consentisse, poi, ad altri imprenditori che ne fossero privi di operare liberamente all'interno della struttura immobiliare.

L'avallo dell'avvocato Romeo all'assegnazione all'imprenditore Felice Roberto Nava, dei lavori di ristrutturazione finalizzati all'apertura dello stesso centro commerciale, emerge anche durante una conveesazione, in cui Romeo chiede la "disponibilità professionale" all'amico [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO] per il coordinamento e la direzione del progetto di ristrutturazione che Abaco è in procinto di commissionare all'mpresa. Romeo comunica il nome dell'impresa cui sarà affidata l'esecuzione dei lavori (...) L'impresa è Nava (...). [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO], al fine di meglio individuare l'impresa, chiede se si stesse parlando dell'impresa di Giuseppe Nava (...) Nava, questo di Reggio? (...) Peppe Nava?! (...). Sul punto, l'avvocato precisa che si tratta del figlio di Giuseppe, ovvero Felice Nava (...) suo figlio(...)Felice! Il quale, non è che ha le competenze.(...). [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO] non appare entusiasta della scelta operata (...) Che cazzo deve fare!? L'impresa edile può fare, mezza impresa edile (...)venendo prontamente ripreso da Romeo (...) Non mi sono spiegato... ma siccome Abaco ha necessità di prendere ... per poter avviare ... eeh ... di avere uno come referente, che gli dia l'antimafia, che gli dia tutti i certificati etc etc ... non è che può prendere ... Poi questo Nava, naturalmente, si raccorderà e vede se li deve fare ... se deve continuare a farlo Zito l'impianto elettrico, che già lo faceva ...(...).

Peraltro sarebbe stata simulata una sorta di gara in cui doveva essere lo stesso Nava ad individuare altri concorrenti fittizi che presentassero offerte superiori alla sua, affinchè quest'ultima risultasse vincente. Nel corso di una conversazione ambientale registrata presso il Circolo Posidonia emerge la strategia che i soggetti in causa pongono in essere per consentire formalmente a Felice Roberto Nava di presentare un'offerta tale che, comparata ad altri preventivi, ne consenta la scelta per l'affidamento delle opere edili, come emerge dalle dichiarazione rilasciate dal Romeo (...)..Allora..., io gli ho detto: tu fai un preventivo, dove nel più ci può stare il meno, che è preventivo sempre di massima...!(...)..Dopo di che , si fanno altri due preventivi, che sono, ...dove il tuo è più vantaggioso... e poi tutto va al consuntivo, perchè sempre un preventivo è quello...! (...)

...omissis...

E Romeo fungeva, persino, da coordinatore dei lavori edili. Romeo gestore di fatto del centro commerciale, nell'interesse degli amici.

La progressiva eliminazione dei soggetti scomodi o poco inclini ad assecondare i desiderata di Romeo e, soprattutto, non troppo disposti ad assumere sulla propria persona le responsabilità per le sue criminali strategie, avrebbe portato l'avvocato ad assumere l'auspicato ruolo decisivo all'interno del consorzio e del condominio della Perla dello Stretto, così da potere orientare la scelta dei fornitori di beni e servizi nella struttura commerciale. Ed infatti, la "localizzazione" della gestione costituiva un formidabile strumento per favorire gli imprenditori contigui alla ndrangheta o all'associazione segreta promossa e diretta da Romeo. Nella vicenda entrerebbe anche il fratello dell'avvocato, Domenico Romeo, che irrompe sulla scena proprio nel momento in cui si profila la possibilità di stipulare la polizza assicurativa per il Centro commerciale, per la quale lo stesso Romeo, avendo appreso dell'intenzione dei vertici della "ABACO" di gestirne l'aggiudicazione con la valutazione di preventivi richiesti alle Direzioni Generali delle varie compagnie, palesa tutto il suo disappunto affermando, con toni duri, che a livello locale "devono" seguire degli iter decisamente diversi, sottintendendo la possibilità, in tal modo, di pre-determinare l'aggiudicazione dell'appalto, chiaramente, in favore della propria compagnia assicuratrice "... eh ... voglio dire, Abaco di Milano ... si fa le polizze a Milano! Qui su Reggio, gli devi dire che devono venire a ragionare con me o con te... insomma ... non ho capito! ... non è che dici che loro se ne vengono da Milano e fanno i ragionamenti con le Direzioni!? Le Direzioni a Milano! Qua ragioniamo con le Agenzie ... gli presentiamo i preventivi e vediamo quello che esce fuori!".

Un atteggiamento questo votato alla protezione di un vero e proprio sistema illegale di regolamentazione degli appalti e mirato a favorire esclusivamente determinati imprenditori, "dribblando" così il complesso iter amministrativo che dovrebbe precedere l'aggiudicazione di ogni gara.

E, naturalmente, essendo l'assunzione dei dipendenti una delle modalità attraverso le quali tipicamente la ndrangheta si infiltra ed esercita la sua influenza nella grande distribuzione alimentare, si accertava come l'imprenditore espressione dell'organizzazione criminale, Giuseppe Chirico avesse coinvolto Romeo nella gestione dell'imponente mole di richieste di assunzione che gli pervenivano. E, per ciò, dirottava, presso quest'ultimo anche la richiesta in tal senso avanzatagli dall'altro imprenditore (edile) colluso con la ndrangheta: Bruno Trapani. Questi ribadisce di essere già a conoscenza dei lavori, in quanto ne aveva discusso direttamente con Paolo Romeo (...)...io, diciamo mi sono visto qualche sera...(sottovoce) con Paolo ROMEO...(...), circostanza anch'essa nota al CHIRICO (...)..Sì, sì me lo ha detto ieri...(...)...ieri mattina che sono stato là sotto..(...), aggiungendo, nell'occasione, di aver richiesto al ROMEO medesimo una "raccomandazione" per due future assunzioni presso il punto vendita Conad villese (...)...anche perchè io, vi dico la verità, gli avevo mandato "un'imbasciata" che serviva parlare quando si apre, se era possibile, per qualche ragazzo. Ci sono due comparelli miei che...inc.le...(Bruno poi parla a Chirico a bassa voce) io qualche giorno fa... mi sono visto con...inc.le...(troppo sotto voce)(...).. E lui mi ha accenato; gli ho detto io: "Probabilmente io mi vedrò". Dice: "Dagli un accenno, perchè io ero andato a trovarlo poi... forse era uscito non ho avuto...inc.le..."(...).

In merito a tale "richiesta", Chirico rappresenta al suo interlocutore la prassi instauratasi per tali problematiche occupazionali (...).. E allora, quelli di là... si rivolgono ...inc.le... dal primo gennaio.(...), chiarendo che un non meglio soggetto, si sia già recato da lui ancora prima che il CHIRICO stesso formalizzasse l'acquisto delle aree presso la Perla dello Stretto (...)..No, perchè lui è venuto, forse prima ancora che comprassi io.(...). In tale excursus, ha particolare rilevanza l'affermazione di Trapani che rappresenta chiaramente di aver già lavorato presso il centro commerciale villese in tempi antecedenti a quelli in narrazione (...)...Si...inc.le...già noi quando avevamo fatto i lavori, prima, due anni fa..(...). Chirico, comunque, tornando agli aspetti "assunzionali" ribadisce a Trapani l'indiscusso ruolo di vertice, anche in tale settore, rivestito da Paolo Romeo (...)..Parlate con Paolo...(...),fatto noto all'interlocutore (...)..Certo..(...), tanto da evidenziare allo stesso le molteplici richieste che stanno pervenendo da diversi soggetti (...)..Ne vengono 10-15 al giorno.(...)...Altrettanti li ha Paolo là sotto...(...)...e altri tre, quattrocento li ha il Sindaco.(...)..Molto probabilmente, se ci sono due, tre, perchè ce ne sono parecchi che sono... due, tre l'inseriamo là dentro, questi qua... cerca di prenderli...(...).

Romeo, dunque, avrebbe assunto un ruolo progressivamente centrale nel governo della Perla dello Stretto. E così era immediatamente percepito anche dai commercianti minori della Perla dello Stretto che assistevano al progressivo espandersi della capacità d'influenza ed interferenza del Romeo nel governo della struttura commerciale.

D'altronde quale fosse il rilievo del Romeo nell'ambito del reale controllo di gestione delle dinamiche interne al centro commerciale Perla dello Stretto, lo si intende anche dal riconoscimento che gli derivava dalla stessa Unicredit Leasing S.p.a., titolare della struttura (che cedeva o locava ai vari commercianti interessati ad operarvi). Insomma, anche Unicredit Leasing S.p.a. riconosceva in Romeo - pur essendo egli all'epoca sfornito di alcuna carica ufficiale - il ruolo di soggetto dominante all'interno del Consorzio del commercianti della Perla dello Stretto.