Nuova tranche “Aemilia”, imprenditori e commercialisti in manette: ecco i nomi

manette carabinieriColpisce imprenditori e commercialisti la nuova ordinanza del Gip Alberto Ziroldi nell' ambito delle indagini di "Aemilia" contro le infiltrazioni della 'ndrangheta in Emilia. I soggetti sono già quasi tutti coinvolti nei precedenti filoni e rispondono di intestazione fittizia e trasferimento fraudolento di beni, con l'aggravante di aver agito per agevolare un'associazione di tipo mafioso.

Giuseppe Giglio detto "Pino", già accusato di essere uno degli organizzatori dell'associazione e attualmente in regime di 41 bis, è stato raggiunto da custodia cautelare in carcere.

Tra i destinatari della misura ci sono poi gli imprenditori reggiani Palmo e Giuseppe Vertinelli, anch'essi già arrestati in precedenza e imputati nel processo, il commercialista crotonese Donato Agostino Clausi, anche lui finito in manette a gennaio 2015, quindi il fratello di Giglio, Giulio e il padre, Francesco, per il quale sono scattati i domiciliari.

Tra i beni sequestrati, oltre a società nelle province di Crotone, Parma, Vicenza e Verona, c'è un agriturismo del Crotonese, dal valore di diversi milioni, gestito da Francesco Giglio.

Da quanto emerso dalle indagini, gli indagati, fino alla primavera 2015, avrebbero eluso le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione per salvaguardare i patrimoni di provenienza illecita, di cui sono titolari occulti, rendendosi responsabili del trasferimento fraudolento di beni mobili ed immobili, mezzi e quote societarie intestandole fittiziamente a prestanome.