Prometeo: un progetto di ricerca guidato da Calabrodental a Crotone

Si è tenuto ieri a Crotone, nel Polo biomedico Zeusi che ospita anche la Calabrodental, il workshop finale del progetto di ricerca denominato Prometeo (Progettazione e Sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative ed ottimizzazione di PROcessi per applicazioni in MEdicina rigenerativa in ambito oromaxillofacciale, emaTologico, nEurologico e cardiOlogico ).

Il Workshop ha visto la partecipazione dei più autorevoli esponenti in materia di Medicina Rigenerativa, di Cellule staminali e Biomateriali, unitamente al Prof. Enrico Cortesi che ha presenziato in rappresentanza del MIUR. Ad aprire il workshop è stato il Prof. Massimo Marrelli, Direttore scientifico della Calabrodental ed esponente scientifico di punta del Progetto Prometeo, a seguire sono intervenuti il Prof. Giovanni Cuda in rappresentanza della Università "Magna Graecia" di Catanzaro e, tra gli altri, il Dott. Marco Tatullo in qualità di Direttore scientifico di "Tecnologica Research Institute" ed esperto di Cellule staminali e Biomateriali applicati alla rigenerazione tissutale.

Il progetto si è articolato in 3 anni di attività , si è avvalso delle collaborazioni di 11 diversi gruppi di ricerca, di Istituti privati e di Enti ed Università pubbliche quali la BIOGEM S.c.ar.l. , la Bioindustry Park del Canavese S.p.A., lo spin-off CalMED S.r.l., l' IRCCS CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA di S.Giovanni Rotondo, la OKOLAB S.r.l., la PROCELLTECH S.r.l. , la Seconda Università degli Studi di Napoli, la TESLAB S.r.l., la Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e la Tecnologica S.r.l. di Crotone.

La casa di cura crotonese, oltre ad essere il core-activity del Progetto Prometeo è diventata in poco tempo anche una struttura con un importante expertise sulle cellule mesenchimali staminali e sui biomateriali innovativi applicati alla medicina rigenerativa, ha ampliato le sue collaborazioni internazionali con l'Università di Parigi "Pierre e Marie Curie"-Gruppo Sorbona, con la University of Nottingham e con altre strutture di eccellenza italiane ed europee.

"Questo è un progetto che noi abbiamo fortemente voluto - ha affermato Massimo Marrelli, Direttore Sanitario di Calabrodental - che ha alla genesi un'esigenza vissuta direttamente sul campo, quindi, nell'ambito della clinica dove abbiamo la necessità di dover implementare tutta una serie di procedure in grado di poter eseguire dei trattamenti senza essere particolarmente aggressivi sui tessuti dei pazienti e facendo riferimento a quelli che sono le tecniche tradizionali ma on protocolli più all'avanguardia. Sicuramente il progetto Prometeo ha rappresentato per noi la possibilità di poter sviluppare queste strategie, tecnologie e questi protocolli innovativi, a tutto vantaggio per il paziente che avrà i trattamenti più moderni e le tecnologie più sicure per la propria salute

Il programma futuro è quella di dare sicuramente una continuità al progetto stesso perché in questo momento abbiamo raggiunto importanti risultati clinici e scientifici ma è evidente che questi devono, da questo momento in poi, essere implementati per poterli diffondere nella prassi comune e soprattutto essere tradotte in vantaggi operativi per chi fa sanità di eccellenza: ripeto, il nostro vero interesse è dare al paziente quanto di meglio ci sia a livello mondiale, e proporlo proprio qui, a Crotone".

Grazie a questo progetto c'è stata una stretta integrazione di competenze scientifico-tecnologiche in medicina clinica, biologia delle cellule staminali, nanotecnologie e scienza dei biomateriali. Si è inteso studiare, sviluppare e sperimentare approcci innovativi in medicina rigenerativa, con particolare riferimento al sistema ematopoietico, apparato oromaxillofacciale, sistema nervoso ed alla rigenerazione del muscolo cardiaco

"È importantissimo che ci sia questo collegamento tra ricerca di base e ricerca di indirizzo clinico e che ci sia anche il collegamento tra vari laboratori e vari istituzioni che fanno ricerca", ha affermato Enrico Cortesi, Direttore dell'Oncologia Medica dell'azienda Policlinico Umberto I° di Roma e Referente del Ministero della Università e della Ricerca. "Il gol di questo progetto - ha continuato il Professore Cortesi – viene proprio da questa necessità di integrazione tra centri di ricerca diversi collocati anche in ambiti territoriali diversi, e tra due parti d'Italia, il Nord e il Sud. La cosa ancora più importante avuta con Prometeo è che questi prodotti di ricerca creati nella Regione Calabria rimangano qui e non vengano esportati altrove, come spesso accade quindi sarà possibile utilizzarli direttamente all'interno della Casa di Cura Calabrodental. Questo potrà accadere grazie alla brillante capacità imprenditoriale del Gruppo Marrelli, che crede nella ricerca come mezzo di crescita culturale ma anche come mezzo per promuovere e stimolare anche lo sviluppo economico del territorio".

Gli eccellenti risultati ottenuti dal Progetto Prometeo hanno prodotto forti innovazioni, con ampie ricadute sul territorio crotonese e calabrese, ponendo così le basi per una linea programmatica che punti allo sviluppo delle biotecnologie applicate alla medicina.