Crotone, fallimento Aeroporto. Duro attacco di Marilina Intrieri (Pd): "Pesanti responsabilità in capo a Stasi e Maggiori. Stasi si risparmi consigli al Presidente Oliverio"

“Avevo deciso di non parlare di questa ennesima pagina negativa che viene scritta nel territorio già estremamente degradato del Crotonese. Avendo però avuto ruolo politico nella vicenda aeroportuale, avverto il dovere di occuparmene per portare chiarezza alle tante mezze verità, inesattezze e mistificazioni che, in varie salse, si ascoltano nelle ultime ore attraverso i media”. Ad affermarlo è Marilina Intrieri, deputata della Repubblica nella XV legislatura. “Appartengo alla ristretta schiera di quegli amministratori che da oltre trentacinque anni si sono impegnati perché, da amministratore locale e regionale, all’aeroporto S. Anna si riavviassero i voli; perché esso non fosse privato del servizio dei vigili del fuoco, fatto che avrebbe decretato la sua chiusura immediata; che fosse istituito nel bilancio regionale un apposito capitolo che garantisse annualmente un contributo economico; continuando, da parlamentare e nella passata legislatura regionale, ad interloquire con alcuni amministratori della società e con i cittadini attraverso comunicati stampa”. “Ho informato che Crotone stava subendo dalla Regione Calabria un evidente disimpegno nei confronti della struttura aeroportuale pitagorica alla quale non versava i fondi – continua -, non deliberava gli aumenti di capitale sociale dovuti all’Ente cui fa capo la rete infrastrutturale aeroportuale regionale e che sin dal 2009 tratteneva le somme annuali statali delle royalties spettanti ai comuni i quali le avevano destinate al risanamento dei conti della società aeroporto S. Anna. Gli anzidetti atti regionali se fossero stati assunti dalla precedente Giunta regionale avrebbero salvato la società aeroportuale, il posto ai lavoratori e il servizio aereo”. “Invece incredibilmente leggevo gli appelli della allora vicepresidente della Regione Stasi, che era anche membro del cda dell’aeroporto, a sindaci e imprenditori locali ad occuparsi Loro della ricapitalizzazione della società S. Anna in una evidente confusione e commistione tra ruolo pubblico e privato. Sarebbe bastato che la Regione, insieme alla vicepresidente Stasi facessero il loro dovere per il territorio crotonese dal 2011 al 2014 perché si evitasse che la società dell’aeroporto di Crotone fosse dichiarata fallita dal Tribunale il 15 aprile u.s e non si versassero ai comuni le royialties di loro spettanza che la Regione riceve dallo Stato e versa agli enti locali con anni di ritardo”. “La Stasi, dell’ultimo anno, nel 2014, proprio quello in cui la società aeroportuale è stata ammessa al c.d. preconcordato, è stata presidente reggente della regione. Oggi leggo le sue dichiarazioni. Stasi afferma che la sentenza le lascia l’amaro in bocca,che era stata rassicurata dai vertici della società che tutti gli atti erano stati depositati in Tribunale,ma era Lei uno degli amministratori della società, membro del cda fino alle elezioni regionali: pertanto era chiaro che ogni atto dovesse passare dal consiglio di amministrazione, anche in presenza di eventuale delega al direttore generale. Inoltre la stessa Stasi rappresentava in quel cda la Regione Calabria!!!!” “Le responsabilità sono innanzitutto sue e della direttrice generale, che fin dall’immediatezza si dimostrò non sufficientemente idonea a ricoprire quel posto come ho avuto modo di dire più volte a diversi amministratori, nel corso del tempo”. “Con reiterati comunicati stampa ho segnalato che il disimpegno dell’ente regione nei confronti dell’ importante infrastruttura aeroportuale di Crotone avrebbe portato ineluttabilmente al fallimento della società. Uno dei presidenti dell’aeroporto crotonese, molto serio, l’imprenditore Cesare Spanò, ebbe, da subito, nel 2012, ben chiara la grave situazione patrimoniale della società, la cui gestione, con delibera del cda, da più tempo era delegata in toto al direttore generale Marcella Maggiori assolutamente inadeguata a gestire quelle deleghe di cda in un momento di grave crisi economica”. “Dinnanzi alle gravi criticità economiche della società ed alla necessità di un urgente piano di risanamento, Spanò chiese opportunamente al cda il ritiro immediato delle deleghe al direttore generale ma ad opporsi alla sua proposta fu proprio ….. la Stasi, alla cui decisione gli altri membri del cda si adeguarono. Spanò, pertanto, avendo chiare le prospettive che si prefiguravano, decise seduta stante di rassegnare le dimissioni dall’organo di gestione. Sono fatti incontestabili che inchiodano a precise responsabilità Stasi, Maggiori e chi le ha sostenute”. “Oggi ci si meraviglia della sentenza di fallimento – conclude -. Ma la società aeroportuale è stata ammessa sin dal 17 giugno 2014 al c.d. preconcordato con l’obbligo di presentare al Tribunale una proposta di piano di rientro dei debiti entro l’ottobre successivo. La stessa società, visto il notevole impegno per la predisposizione della proposta che potesse scongiurare il fallimento ha chiesto e ottenuto il rinvio al 29.12.14 per il deposito dell’atto”. “Tale intenso impegno non è stato affatto onorato, ma ha impegnato le migliori energie della direttrice generale Marcella Maggiori e della v. presidente Stasi nel promuove la pagliacciata preelettorale, pubblicizzata su tutti i massmedia, dell’ inaugurazione del 1° volo Pisa - Crotone del 1° ottobre 2014. Pertanto – conclude -, la vicepresidente Stasi, in quattro anni di amministratore di primo piano della Regione Calabria, non avendo fatto quanto dovuto per l’aeroporto di Crotone, portandolo invece al fallimento, eviti di dare consigli all’attuale Presidente della Regione Calabria che sa bene cosa fare nei prossimi giorni, appena approvato il bilancio, ed eviti le estemporanee captatio benevolentiae che appaiono sospette ed inappropriate, comunque fuori tempo e fuori luogo”.