Cirò Marina (Kr), i Giovani di Forza Italia: “Inaccettabile chi per propria notorietà monti un caso nazionale di falso razzismo”

"L'iniziativa dell'on. Celeste Costantino, deputata calabrese di Sel, che sul caso di Cirò Marina interviene presentando addirittura una interrogazione parlamentare, facendo eco ai quanti hanno definito il tutto come un episodio xenofobo e intollerante verso gli immigrati, denota una grandissima disinformazione sulla vicenda e in generale una assoluta ignoranza del territorio in questione". Così il coordinatore provinciale di Crotone dei Giovani di Forza Italia, Romano Liotti (da poco neo vice coordinatore regionale di F.I.G) commenta la vicenda.

"Vorremmo ricordare all'On. che nel nostro Comune esistono da decenni diverse comunità di extracomunitari ben integrate nel panorama sociale: basti pensare ad esempio a quella degli albanesi, dei romeni (da prima che la Romania entrasse nell'U.E.) e di recente anche quella cinese".

"Pertanto, aggiunge Liotti, il falso buonismo boldrinistyle non deve permettersi di etichettare l'intero paese di Cirò Marina come capitale dell'intolleranza, arrivando persino a descrivere falsamente il tutto come un fenomeno di apartheid calabrese; quando invece per storia, cultura e tradizione la nostra cittadinanza è rinomata proprio per la sua ospitalità".

"Noi, come Giovani di Forza Italia, ma soprattutto come cirotani -conclude il Coordinatore- non possiamo tollerare una tale denigrazione proveniente dai quanti, cercando solo la notorietà, hanno montato un caso nazionale di falso razzismo; a cui invece porgiamo l'invito di occuparsi dei problemi veri della Calabria".

Gli fa eco il Coordinatore cittadino dei Giovani di F.I. di Cirò Marina, Raffaele Vizza, il quale prosegue affermando che "quanto sta succedendo e come ci stanno descrivendo rasenta il ridicolo".

"Ci preme sottolineare, in difesa di tutto il paese, che l'atto in questione definito razzista altro non è che una semplice lettera del Sindaco rivolta al Comando dei Vigili con la quale si chiede a questi ultimi di far rispettare la legge nazionale evitando che gli extracomunitari (per lo più poveri minorenni sfruttati) si dedichino alla fattispecie delittuosa dell'accattonaggio col rischio così di contrarre o diffondere l'acaro della scabbia perché non sottoposti a controlli medici periodici".

"Pertanto, conclude Vizza, è inconcepibile che la richiesta di far rispettare la legge -alla quale tutti i cittadini onesti si associamo in un'istanza di legalità- venga strumentalizzata da parte della sinistra nazionale come un fenomeno di razzismo".