Operazione “Aemilia”, il procuratore Alfonso: “A Bologna no riscontro su radicamento mafie”

A Bologna non sono emersi segni di un radicamento della criminalità organizzata, come invece rilevato in altre province. A dirlo è il procuratore di Bologna Roberto Alfonso che commenta l'operazione "Aemila" che ieri ha colpito la cosca Grande Aracri di Cutro (Kr). "A Bologna – ha sottolineato Alfonso – non abbiamo avuto riscontri di aziende riconducibili a mafiosi che fanno affari con aziende sane presenti in città. Le verifiche continuano, ovviamente a 360 gradi". L'operazione contro la 'ndrangheta 'è un punto fermo' nelle considerazioni sulla presenza della criminalità organizzata in Emilia. La svolta è questa – ha affermato rivolgendosi alle Istituzioni – ora la mafia non è solo una relazione in un convegno, ma un provvedimento giudiziario. È una cosa ben diversa. Possono leggerlo anche loro e capire quali sono le fragilità del sistema". Ma le Istituzioni potrebbero fare di più sulle mafie? "Ciascuno – ha risposto Alfonso rivolgendosi ai giornalisti – sa per legge il compito che deve svolgere e può impegnarsi per farlo".