Le entrature giudiziarie ed ecclesiastiche della cosca Grande Aracri di Cutro (Kr)

preteE' pesantissima l'affermazione fatta dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, che commenta gli esiti dell'inchiesta "Aemilia", che, attraverso una sinergia tra Procure (tra le altre quella di Bologna e Catanzaro, appunto) ha portato all'arresto di oltre 160 persone legate alla cosca Grande Aracri di Cutro, nel crotonese. "Attraverso alcuni professionisti, la cosca di Cutro dimostra di avere entrature nei vertici giudiziari ed ecclesiastici" a Roma. Nel provvedimento di fermo si fa infatti riferimento ad un monsignore contattato per fare ottenere al genero del boss Nicolino Grande Aracri, Giovanni Abramo, detenuto per omicidio, il trasferimento in un carcere calabrese. Trasferimento poi non effettuato. Il religioso, ha aggiunto Lombardo, non è indagato.