Sequestro depuratore Cotronei (Kr), il sindaco Belcastro: “Provvedimento eccessivo che mette in pericolo l’ambiente”

"Oltre a rappresentare un grave pericolo per l'ambiente e per la comunità territoriale, pregiudica la realizzazione del progetto di ampliamento già finanziato dalla Regione Calabria". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cotronei Nicola Belcastro, definendo "eccessivo" il provvedimento di sequestro del depuratore in località Trepidò, "probabilmente frutto di sollecitazioni – aggiunge – non rispondenti all'interesse generale".

"Ereditata da altre gestioni passate l'inserimento di Cotronei tra i siti individuati nella infrazione comunitaria all'Italia per inquinamento ambientale, la nostra Amministrazione Comunale – spiega – si è determinata in tempi celeri per porre fine ad un disagio che, in ogni caso, si registrava solo ed esclusivamente nel periodo estivo, ovvero quello di massimo afflusso turistico. E quindi – continua – una prima richiesta di finanziamento venne fatta del 2011 alla Regione Calabria seguita da una seconda, sempre alla Regione Calabria, nel 2013 e da una terza, nel 2015, al Ministero delle infrastrutture. Tutte e tre senza esito. Nel mese di giugno del 2018, infine, dalla Regione Calabria, sotto la Presidenza di Mario Oliverio, è stato finalmente ottenuto l'atteso finanziamento di 5 milioni di euro per quel depuratore, finalizzato alla chiusura dell'impianto di Trepidò ed al collettamento dei reflui verso il depuratore del capoluogo, opportunamente ampliato ed adeguato. Nel mese di ottobre dello stesso anno è stato quindi approvato il progetto di fattibilità. E successivamente sono stati incaricati i tecnici per la realizzazione del progetto definitivo. Il 2 maggio scorso, infine, in una apposta riunione, è stato comunicato lo stato di avanzamento del progetto al Prefetto di Crotone Fernando Guida".

--banner--

"È alla luce di questi tempi precisi e celeri e dell'impegno evidentemente profuso dall'Amministrazione Comunale che il sequestro – ribadisce il Sindaco – pare oggettivamente eccessivo, oltre che sospetto (alla vigilia di Ferragosto), anche perché la situazione di sottodimensionato dell'impianto era a conoscenza di tutti i soggetti competenti, da almeno 15 anni! Il Comune gestisce l'impianto di depurazione da oltre 20 anni. Dalla sua messa in funzione – va avanti il Primo Cittadino – i flussi turistici verso questa destinazione si sono documentatamente triplicati (anche per effetto del collettamento di interi villaggi), soprattutto nelle due settimane a cavallo di Ferragosto. Nonostante i propri limiti – chiarisce – quel depuratore faceva registrare una perfetta funzionalità durante il resto dell'anno ed anche nel periodo di massima presenza è stato funzionante, seppur non sufficiente ad assorbire l'intero flusso; proprio per queste ragioni – conclude Belcastro – avevamo avviato la richiesta di finanziamento e la predisposizione degli atti per risolvere definitivamente il problema".