Mancuso (Pd): "Impostazione romana su Regionali diktat che non serve nè alla Calabria, nè al partito"

"L'impostazione romana, sulle prossime elezioni regionali, suona come un diktat che non serve alla Calabria quanto al Partito Democratico nazionale.

Abbiamo certamente bisogno di chiarezza, ma non possiamo più tollerare giochi trasversali ed ambigui che baypassano il rispetto delle regole.

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Ancora una volta, in Calabria, rischiamo di rimanere impigliati a causa di decisioni discusse e decise nelle sedi Romane. I dirigenti, gli iscritti e i militanti del Partito Democratico calabrese meritano rispetto ed ora più che mai, sono pronti a rivendicare la propria autonomia.

In questo difficile momento politico e sociale ,la via delle Primarie per la scelta del candidato a Governatore è l'unica percorribile, altrimenti, si corre il rischio di mettere in discussione l'unità alla quale si dovrebbe auspicare e che serve ad affrontare una campagna elettorale difficile su più livelli, come testimonia anche la crisi del Governo nazionale.

Basta quindi tentennamenti: il Partito Democratico deve necessariamente avviare, così come prevede lo Statuto e senza imporre linee politiche, il percorso più democratico e rappresentativo possibile.

Bisogna continuare il percorso avviato dal Segretario Zingaretti e che mira ad ascoltare i territori per rilanciare un confronto costruttivo e che tenga in giusta considerazione le dinamiche generali.

I calabresi ci osservano e noi abbiamo il dovere di continuare ad amministrare nel loro interesse, così come i dati chiaramente certificano". Lo afferma in una nota Simona Mancuso, membro dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico.