Maltempo, Confindustria Crotone: "Stupisce mancato riconoscimento stato emergenza"

"La notizia del mancato riconoscimento dello stato di emergenza per gli eventi atmosferici di novembre scorso ci stupisce e ci preoccupa". Lo afferma il presidente di Confindustria Crotone, Michele Lucente, "sulle determinazioni - e' detto in un comunicato - in merito al violento tornado che nel mese di novembre per due volte ha colpito il territorio crotonese, provocando danni per circa 15 milioni di euro".

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"Nei giorni scorsi, appena venuti a conoscenza della decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Protezione civile - aggiunge Lucente - ci siamo attivati con la Regione ed il Comune per individuare il percorso necessario a tutelare le aziende colpite dal tornado. Abbiamo anche sentito le parlamentari del territorio. Il Presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, ha scritto al Ministro Lezzi e contiamo di avere a breve una risposta. Nell'immediatezza dell'evento, inoltre, Confindustria aveva indirizzato una nota al Presidente del Consiglio, al Vice Premier Di Maio, al Ministro Lezzi, alle parlamentari Corrado e Barbuto, alla Regione ed ai Comuni di Crotone e Cutro per suggerire un ventaglio di interventi utili a dare ristoro alle aziende cosi' duramente colpite. La Protezione civile ha effettuato il sopralluogo nel mese di febbraio, sicuramente dopo un lasso di tempo troppo lungo per poter ancora riscontrare i segni della violenza del tornado. Le aziende hanno dovuto lavorare da subito per la messa in sicurezza ed il ripristino dei capannoni, cosa peraltro fortemente apprezzata dal Ministro Lezzi al tavolo della Prefettura nei giorni immediatamente successivi al tornado". "La mancata estensione dello stato di emergenza, gia' riconosciuto alla Calabria per gli eventi atmosferici di ottobre e di inizio novembre - dice ancora il presidente di Confindustria Crotone - e' molto grave poiche' non consente alle aziende di accedere ad alcuna forma di supporto. Nelle nostre note abbiamo piu' volte evidenziato la necessita' di sostenere gli sforzi delle imprese attraverso una sospensione temporanea degli adempimenti fiscali e contributivi: siamo convinti che questa sia la strada piu' opportuna e stiamo lavorando perche' su questo obiettivo tutti gli interlocutori istituzionali siano al fianco delle imprese".