"Aemilia", allarme Pd su rischio annullamento udienze

L'eventuale nullita' di tutte le udienze celebrate nell'ultimo anno del processo Aemilia contro la 'ndrangheta celebrato a Reggio Emilia mette in allarme il Partito democratico. E finisce al centro di un'interrogazione in Regione dei consiglieri Mirco Bagnari (primo firmatario) e Stefano Caliandro sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato l'ordinanza del collegio giudicante (presieduto da Francesco Maria Caruso) con cui, a maggio del 2017, e' stata disposta la prosecuzione del dibattimento, nonostante lo sciopero degli avvocati penalisti all'epoca in corso. Un atto giudicato illegittimo dalle difese degli imputati (a cui la Suprema Corte ha dato per ora ragione) suscettibile secondo gli avvocati difensori anche di annullare tutti gli atti prodotti a partire dalla data dell'ordinanza annullata (il 23 maggio dell'anno passato, ndr). Sulla vicenda si esprimera' il prossimo 4 luglio la Corte costituzionale a cui il Tribunale reggiano si era rivolto in autotutela. Non si escludono pero' nuovi ricorsi contro la nuova decisione dei giudici di Aemilia, che giovedi' scorso hanno respinto anche l'istanza di sospendere il processo fino al pronunciamento della Corte costituzionale.

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Bagnari e Caliandro rimarcano in questo quadro il rischio per "l'inchiesta simbolo che per la prima volta ha certificato le infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto socio-culturale", sottolineando come l'eccezione sollevata "potrebbe gettare una luce negativa su un processo che ha permesso di squarciare il velo di omerta' che aveva prevalso su interi territori e su cui la nostra Regione si e' impegnata costituendosi parte civile nel procedimento contro una miriade di imputati". I democratici, nell'atto depositato oggi, chiedono pertanto "se la Giunta sia a conoscenza della piega che rischia di prendere il processo Aemilia e come intenda muoversi proprio nel suo ruolo di parte processuale". Indipendentemente dall'aspetto squisitamente giudiziario, "vorremmo sapere quali atti si vorranno predisporre per far si' che non vada disperso cio' che rappresenta un'importante presa di coscienza dei rischi determinati dalla presenza della 'ndrangheta e di altre associazioni di stampo mafioso nella nostra Regione", spiegano i consiglieri. Oltre a cio', "comunque, auspichiamo che tale inchiesta rappresenti uno snodo decisivo nella costruzione di un percorso di legalita' e di una societa' regionale capaci di contrastare le infiltrazioni mafiose", concludono Bagnari e Caliandro. (Cai/ Dire)