Smantellata organizzazione dedita a frodi, società “cartiere” chiudevano dopo un anno e mezzo

Guardia di Finanzanuova26aprile"L'operazione Ciclope è un'attività esemplare di come la Guardia di finanza lotti contro le frodi fiscali e contro ogni crimine economico finanziario ergendosi a baluardo della società civile e della sua crescita e sviluppo". Lo ha detto il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale di Crotone della Guardia di finanza, illustrando ai giornalisti secondo quanto riportato dall'Ansa il risultato dell'operazione che ha portato all'arresto di 17 persone per frodi fiscali tra Calabriae Veneto. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Luisiana Di Vittorio, hanno preso il via nel 2008 con i primi controlli all'azienda che faceva capo ad Antonio Aversa De Fazio, di 53 anni, di Melissa trasferitosi da tempo a Belfiore (Verona). Successive segnalazioni di operazioni bancarie sospette hanno messo in allarme i finanzieri. Il nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di finanza di Crotone, guidato dal tenente colonnello Giuseppe Laterza, ha cominciato a seguire il percorso dei soldi di una serie di aziende facenti capo proprio ad Aversa De Fazio, attraverso controlli fiscali, pedinamenti e soprattutto le intercettazioni. "E' stata svolta un'attenta attività di analisi - ha spiegato Laterza - ed in particolare sono state verificate 24 operazioni bancarie sospette, ognuna delle quali riguardava diversi fatti e diversi conti correnti. E' stata un'attività complicata anche perché alcune imprese, costituite solo per fare false fatture, duravano al massimo un anno e mezzo". La Guardia di finanza di Crotone, ha detto Fiora, ha svolto "una manovra di accerchiamento" controllando una per una le aziende sospette senza che l'associazione potesse comprendere che stavano indagando su tutte. Alla fine è stata scoperta un'evasione di oltre 5 milioni di euro di Iva, Irpef e Ires: "Questa associazione - ha detto Laterza - permetteva di evadere il fisco e realizzare appalti a prezzi concorrenziali penalizzando le imprese oneste".

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